Sapete qual'è da sempre la caratteristica principale dei fascisti?
Massima libertà accompagnata ad una grandissima strafottenza per se stessi e minima libertà accompagnata ad una fortissima repressione per tutti gli altri.
Il governo attuale corrisponde in pieno alla descrizione che ho fornito, è composto da una accozzaglia di fascisti e fascistoidi tutti concordi nell'intento di mostrare i muscoli, forti del mandato ottenuto con le ultime elezioni.
L'attacco a un organo indipendente dello Stato, la magistratura, ne è una prova. È un imperativo limitare al massimo le possibilità di chi potrebbe mettere i bastoni tra le ruote soprattutto a un premier con un bel po' di pendenze penali in corso.
Berlusconi ha affrontato l'argomento "giudici politicizzati" dovunque si è trovato, sia in Europa sia in Italia, ricevendo la sua bella dose di critiche o di fischi, a seconda dei casi.
Perchè Berlusconi a una riunione con la Confesercenti affronta l'argomento giudici con quella veemenza che abbiamo visto ricevendo una valanga di meritati fischi?
Il motivo è semplice: i destinatari non sono le 200 persone presenti a quella riunione, ma bensì il popolo oramai rincitrullito dalla sua gestione dei mass-media, che deve "imparare a memoria" quanto i giudici siano cattivi nei suoi confronti e quanto non vogliano farlo governare in pace!
Questo è il messaggio che Berlusconi vuole far passare come verità incontrovertibile.
Non meno criticabili le misure annunciate da Maroni contro i Rom: impronte digitali per tutti, bambini compresi, una schedatura di massa alla faccia delle libertà personali di ognuno!
Queste sono misure assimilabili al più bieco nazismo!!
Fortuna vuole che stiano ricevendo critiche feroci da tutta Europa.
È davvero questo il Paese in cui gli italiani vogliono vivere?
Non voglio crederci, ma comincio a provare un certo disagio a sentirmi italiano se l'Italia sarà quella che comincia a prefigurarsi, un'Italia di nuovo (e troppo presto) fascista.
Tra il limitare le libertà di qualcuno e poi, a seguire, quelle di tutti il passo è molto più breve di quel che sembra.
Attenti cari italiani, questi ci vogliono fregare!!
Eventuali contromisure bisogna prenderle presto o sarà troppo tardi, non dobbiamo calarci tutte le balle che ci raccontano, dobbiamo aprire gli occhi ed esaminare con spirito critico le notizie che ci vengono propinate in modo da coglierne tutti gli aspetti, compresi quelli negativi che i nostri governanti non vogliono farci sapere.
Come a scuola, chi studia apprende, chi impara a memoria rimarrà sempre un caprone.
Questi fascisti vogliono un'Italia di caproni, ribelliamoci finché siamo in tempo!
venerdì 27 giugno 2008
mercoledì 18 giugno 2008
Esiste ancora la "pubblica opinione"?
Io l'avevo detto già a maggio nel mio post "Ma chi vogliono incantare" e con le ultime notizie sulle intenzioni del governo a proposito di intercettazioni e giustizia ho la piena conferma che non mi sbagliavo.
L'opposizione è stata ingenua pensando di poter dialogare con la maggioranza insediatasi al potere.
Berlusconi tira dritto per la sua strada esattamente come nel 2001, vuole mettere il bavaglio ai magistrati e pensa soltanto a pararsi il culo dai processi in cui è implicato.
Nei primi 100 giorni, oggi come allora, la priorità è sempre una, la giustizia e il come non farla funzionare.
Con la legge sulle intercettazioni, se passerà così come è proposta dalla maggioranza, la magistratura sarà ridotta all'impotenza e la gente non saprà un cazzo di quello che succede.
Un governo di questo genere avrebbe il coraggio di dotare gli investigatori di lenti di ingrandimento (di ultima generazione però!) come strumento d'indagine alternativo alle intercettazioni, sostenendo che Sherlock Holmes aveva risolto molti casi grazie ad esso. Non ci metto la mano sul fuoco, ma sono convinto che la presenterebbe come una misura di grande efficacia. L'argomento è serio, ma un po' di ironia non guasta mai.
Con la storiella della sicurezza (ormai la si infila dappertutto) si tenta di bloccare i processi in cui Berlusconi è imputato, motivando il tutto con "l'impellente" bisogno dei cittadini di veder svolgere i processi per i reati più gravi tralasciando quelli di minore importanza.
La soluzione logica è sveltire i tempi dei processi, non farne solo alcuni e tralasciarne altri, mandando a puttane la tanto sbandierata "certezza della pena" con la quale si sono riempiti la bocca per tutta la campagna elettorale.
Nei TG gli esponenti del centrodestra, ben istruiti a riguardo, accompagnano ogni dichiarazione con la frase ormai di rito "la gente chiede più sicurezza" e si assicurano il consenso nonostante le porcherie che si accingono a fare.
Si tenta inoltre di riproporre il Lodo Schifani con qualche modifica, per via della bocciatura ricevuta la prima volta in cui fu proposto nel 2004, ma che anche nella nuova formulazione garantisce l'immunità alle 5 più alte cariche dello Stato, perlomeno durante il loro mandato.
Veltroni sembra abbia capito finalmente (era ora!) con chi ha a che fare e ha deciso di cambiare strategia.
Ne sono contento, ma purtroppo penso che per un bel po' di tempo in Italia ci sarà poco da stare allegri.
Che a decidere di fare queste cose sia un governo con un presidente del consiglio imputato in qualche processo farebbe gridare allo scandalo in qualsiasi paese del mondo civile, in Italia invece tutto scivola via come normale.
Il piano di rinascita nazionale della P2 di Gelli e di chi sta sopra di lui è concluso e già in atto da diversi anni, con l'avallo delle alte gerarchie ecclesiastiche conservatrici
Un libero giudizio sugli accadimenti sociali e politici non esiste più o è appannaggio di una minoranza di persone che non hanno la capacità di forzare il sistema che si è creato.
La gente è bombardata di notizie atte a creare un'opinione comune che possa essere sfruttata politicamente.
Il resto (tranne qualche sparuta eccezione) è un continuo proliferare di spettacolini pieni di tette e culi o altre trasmissioni (tipo i reality) in cui la cosa più importante è farsi i cazzi degli altri.
L'opinione pubblica viene manipolata e quindi intrappolata in un meccanismo difficile da scardinare finché non sarà risolto il problema dell'informazione.
Non può esistere una vera opinione pubblica senza una vera e libera informazione.
L'opposizione è stata ingenua pensando di poter dialogare con la maggioranza insediatasi al potere.
Berlusconi tira dritto per la sua strada esattamente come nel 2001, vuole mettere il bavaglio ai magistrati e pensa soltanto a pararsi il culo dai processi in cui è implicato.
Nei primi 100 giorni, oggi come allora, la priorità è sempre una, la giustizia e il come non farla funzionare.
Con la legge sulle intercettazioni, se passerà così come è proposta dalla maggioranza, la magistratura sarà ridotta all'impotenza e la gente non saprà un cazzo di quello che succede.
Un governo di questo genere avrebbe il coraggio di dotare gli investigatori di lenti di ingrandimento (di ultima generazione però!) come strumento d'indagine alternativo alle intercettazioni, sostenendo che Sherlock Holmes aveva risolto molti casi grazie ad esso. Non ci metto la mano sul fuoco, ma sono convinto che la presenterebbe come una misura di grande efficacia. L'argomento è serio, ma un po' di ironia non guasta mai.
Con la storiella della sicurezza (ormai la si infila dappertutto) si tenta di bloccare i processi in cui Berlusconi è imputato, motivando il tutto con "l'impellente" bisogno dei cittadini di veder svolgere i processi per i reati più gravi tralasciando quelli di minore importanza.
La soluzione logica è sveltire i tempi dei processi, non farne solo alcuni e tralasciarne altri, mandando a puttane la tanto sbandierata "certezza della pena" con la quale si sono riempiti la bocca per tutta la campagna elettorale.
Nei TG gli esponenti del centrodestra, ben istruiti a riguardo, accompagnano ogni dichiarazione con la frase ormai di rito "la gente chiede più sicurezza" e si assicurano il consenso nonostante le porcherie che si accingono a fare.
Si tenta inoltre di riproporre il Lodo Schifani con qualche modifica, per via della bocciatura ricevuta la prima volta in cui fu proposto nel 2004, ma che anche nella nuova formulazione garantisce l'immunità alle 5 più alte cariche dello Stato, perlomeno durante il loro mandato.
Veltroni sembra abbia capito finalmente (era ora!) con chi ha a che fare e ha deciso di cambiare strategia.
Ne sono contento, ma purtroppo penso che per un bel po' di tempo in Italia ci sarà poco da stare allegri.
Che a decidere di fare queste cose sia un governo con un presidente del consiglio imputato in qualche processo farebbe gridare allo scandalo in qualsiasi paese del mondo civile, in Italia invece tutto scivola via come normale.
Il piano di rinascita nazionale della P2 di Gelli e di chi sta sopra di lui è concluso e già in atto da diversi anni, con l'avallo delle alte gerarchie ecclesiastiche conservatrici
Un libero giudizio sugli accadimenti sociali e politici non esiste più o è appannaggio di una minoranza di persone che non hanno la capacità di forzare il sistema che si è creato.
La gente è bombardata di notizie atte a creare un'opinione comune che possa essere sfruttata politicamente.
Il resto (tranne qualche sparuta eccezione) è un continuo proliferare di spettacolini pieni di tette e culi o altre trasmissioni (tipo i reality) in cui la cosa più importante è farsi i cazzi degli altri.
L'opinione pubblica viene manipolata e quindi intrappolata in un meccanismo difficile da scardinare finché non sarà risolto il problema dell'informazione.
Non può esistere una vera opinione pubblica senza una vera e libera informazione.
domenica 15 giugno 2008
Italia: un carcere a cielo aperto
Ignazio La Russa, evidentemente gasato dal suo nuovo incarico di ministro della difesa, nella foga di voler difendere tutto e tutti in nome della sicurezza (sta succedendo più o meno come in America, dove per la sicurezza nazionale si può fare qualsiasi stronzata), si è messo in testa di ristabilire l'ordine pubblico in tutta Italia con l'aiuto dell'esercito.
Avete presente quei paradisi di sicurezza come il Cile dei tempi di Pinochet o la Birmania dei nostri giorni?
L'Italia potrebbe diventare un "meraviglioso" carcere a cielo aperto come i due Stati che ho appena citato.
Non mi fido degli eserciti, mai, soprattutto quando vengono impiegati in compiti che non sono i loro!
Un esercito per le strade delle città è fascismo, chiunque pensa o mette in pratica misure del genere è fascista, che lo dichiari o meno.
La Russa e altri, nonostante Fiuggi e le giravolte politiche di AN, dimostrano ampiamente che l'animo di una persona non cambia facilmente.
Chi nasce fascista, muore fascista, punto e basta!
Per polizia e carabinieri scadere al ruolo di comprimari nel loro incarico più importante sarà motivo di dissidi e incomprensioni tra corpi dello Stato, mentre sarebbe importante e logico dare a chi compete i mezzi per lavorare, anziché farli annoiare negli uffici o mandarli a migliaia negli stadi di calcio.
Per garantire l'ordine pubblico, ribadisco, bastano e "devono bastare" polizia e carabinieri, chiamate appunto "le forze dell'ordine".
Altri sistemi lasciamoli alle dittature, di qualunque segno esse siano!
Avete presente quei paradisi di sicurezza come il Cile dei tempi di Pinochet o la Birmania dei nostri giorni?
L'Italia potrebbe diventare un "meraviglioso" carcere a cielo aperto come i due Stati che ho appena citato.
Non mi fido degli eserciti, mai, soprattutto quando vengono impiegati in compiti che non sono i loro!
Un esercito per le strade delle città è fascismo, chiunque pensa o mette in pratica misure del genere è fascista, che lo dichiari o meno.
La Russa e altri, nonostante Fiuggi e le giravolte politiche di AN, dimostrano ampiamente che l'animo di una persona non cambia facilmente.
Chi nasce fascista, muore fascista, punto e basta!
Per polizia e carabinieri scadere al ruolo di comprimari nel loro incarico più importante sarà motivo di dissidi e incomprensioni tra corpi dello Stato, mentre sarebbe importante e logico dare a chi compete i mezzi per lavorare, anziché farli annoiare negli uffici o mandarli a migliaia negli stadi di calcio.
Per garantire l'ordine pubblico, ribadisco, bastano e "devono bastare" polizia e carabinieri, chiamate appunto "le forze dell'ordine".
Altri sistemi lasciamoli alle dittature, di qualunque segno esse siano!
domenica 8 giugno 2008
Italia di nuovo servetta dell'America!
Ad appena 2 mesi dal suo insediamento, il governo italiano dimostra subito quanto gli stia a cuore sostenere gli USA nelle sue "battaglie" contro il terrorismo internazionale.
In Afghanistan cambiano le regole d'ingaggio, cambiano i tempi di risposta da 72 a 6 ore, il che significa che quando gli americani schioccheranno le dita noi saremo prontissimi ad intervenire e a partecipare attivamente alle azioni di guerra.
Questo cambia radicalmente il senso della missione italiana in Afghanistan che non si potrà più spacciare per missione di pace, ma sarà esplicitamente una missione di guerra agli ordini del comando militare statunitense.
Tutto questo con buona pace della nostra Costituzione che vieta ai nostri militari di partecipare ad azioni di guerra.
Prendiamone atto: dopo la parentesi prodiana siamo di nuovo diventati uno dei più "fedeli" alleati dell'America, tanto che sicuramente faremo parte, come Bush stesso ha chiesto, del gruppo dei 5+1 nelle trattative con l'Iran sul nucleare.
Da molti anni l'America è ormai in Afghanistan, di Bin Laden non si sa neanche se è vivo o morto, i Talebani sono ancora in grado di combattere, la popolazione si è rotta le balle di sopportare guerre interminabili, però bisogna rimanere!
Il motivo?
Oltre agli interessi economici e quelli legati alla guerra, l'Afghanistan è un ottimo avamposto molto vicino alla Cina e soprattutto mette tra 2 fuochi l'Iran.
Questo è il vero motivo per cui gli Stati Uniti "devono" rimanere in quella regione, la lotta al terrorismo internazionale è una cazzata, come lo è stato per l'invasione dell'Iraq.
E il nostro governo come un cagnolino scodinzolante è felicissimo di seguire Bush nelle sue scorribande imperialiste.
Mi auguro che questi siano gli ultimi colpi di coda di una delle peggiori amministrazioni che l'America abbia mai avuto, che Barak Obama vinca le elezioni e che metta fine a tutto ciò, inaugurando un nuovo corso in cui si capisca finalmente che con gli altri Stati bisogna dialogare senza pretese di onnipotenza e di dominio del mondo.
Sempre che gliene diano il tempo.
In America non si può mai sapere, certi argomenti sono come i fili dell'alta tensione:
CHI TOCCA MUORE!!
In Afghanistan cambiano le regole d'ingaggio, cambiano i tempi di risposta da 72 a 6 ore, il che significa che quando gli americani schioccheranno le dita noi saremo prontissimi ad intervenire e a partecipare attivamente alle azioni di guerra.
Questo cambia radicalmente il senso della missione italiana in Afghanistan che non si potrà più spacciare per missione di pace, ma sarà esplicitamente una missione di guerra agli ordini del comando militare statunitense.
Tutto questo con buona pace della nostra Costituzione che vieta ai nostri militari di partecipare ad azioni di guerra.
Prendiamone atto: dopo la parentesi prodiana siamo di nuovo diventati uno dei più "fedeli" alleati dell'America, tanto che sicuramente faremo parte, come Bush stesso ha chiesto, del gruppo dei 5+1 nelle trattative con l'Iran sul nucleare.
Da molti anni l'America è ormai in Afghanistan, di Bin Laden non si sa neanche se è vivo o morto, i Talebani sono ancora in grado di combattere, la popolazione si è rotta le balle di sopportare guerre interminabili, però bisogna rimanere!
Il motivo?
Oltre agli interessi economici e quelli legati alla guerra, l'Afghanistan è un ottimo avamposto molto vicino alla Cina e soprattutto mette tra 2 fuochi l'Iran.
Questo è il vero motivo per cui gli Stati Uniti "devono" rimanere in quella regione, la lotta al terrorismo internazionale è una cazzata, come lo è stato per l'invasione dell'Iraq.
E il nostro governo come un cagnolino scodinzolante è felicissimo di seguire Bush nelle sue scorribande imperialiste.
Mi auguro che questi siano gli ultimi colpi di coda di una delle peggiori amministrazioni che l'America abbia mai avuto, che Barak Obama vinca le elezioni e che metta fine a tutto ciò, inaugurando un nuovo corso in cui si capisca finalmente che con gli altri Stati bisogna dialogare senza pretese di onnipotenza e di dominio del mondo.
Sempre che gliene diano il tempo.
In America non si può mai sapere, certi argomenti sono come i fili dell'alta tensione:
CHI TOCCA MUORE!!
martedì 3 giugno 2008
La Lega perde il pelo ma.........
Di una cosa devo dare atto alla Lega: che sia al governo o all'opposizione non muta di un millesimo le sue proposte politiche, dimostra una coerenza non comune, è come un carro armato lanciato alla massima velocità e va avanti incurante degli ostacoli che gli si parano davanti.
Forse per questo alle ultime elezioni è stata premiata dall'elettorato e forse stavolta otterrà quello che vuole.
Lo stesso Bossi lo ha ribadito qualche giorno fa: "Pretendiamo che vengano rispettati gli accordi presi in campagna elettorale, il federalismo innanzitutto".
Il federalismo e la sicurezza sono i due temi principali su cui punta la Lega.
Devo dire, purtroppo per la Lega, che ambedue le cose, per come sono proposte, mi trovano in completo disaccordo.
Il federalismo voluto dalla Lega, fuori dalle metafore, chiede una maggiore autonomia per le regioni e soprattutto dal punto di vista fiscale (qui è il punto!) è quanto di più egoistico si possa immaginare e prevede che la ricchezza prodotta dalle regioni del nord (la mitica Padania) debba rimanere a loro disposizione e non essere distribuita alle altre regioni meno "virtuose".
Che l'Italia sia un unico Stato poco importa e la Lega, coerentemente e nonostante sia al governo, anche quest'anno non ha mandato nessuno dei suoi ministri alla festa della Repubblica.
La sicurezza, cavalcata alla grande, è diventata a poco a poco, non più una lotta contro i delinquenti di qualsiasi tipo, ma bensì una lotta contro tutti quelli che non sono italiani.
Se poi in Italia abbiamo mafia, camorra, 'ndrangheta, sacra corona unita, trafficanti di armi, truffatori di tutte le specie, spacciatori di droga, sfruttatori della prostituzione, tangentari, corruttori e corrotti, banche che fregano i soldi alla gente anziché tutelarli, aziende con i bilanci in rosso mentre i proprietari navigano nell'oro, università in cui entra chi paga e non chi merita, e per finire raccomandati di tutti i tipi, non gliene frega un cazzo a nessuno, l'importante è mandare via questi "sporchi immigrati".
Il reato di immigrazione clandestina, voluto fortemente dalla Lega e ribadito ancora stasera a Ballarò dal ministro Maroni, comincia però a vacillare sotto i colpi delle critiche provenienti da tutte le parti, dall'UE, dall'Onu, dalla Chiesa cattolica italiana e dall'opposizione, al punto che lo stesso Berlusconi ha dichiarato che al massimo potrà essere considerato un'aggravante ma non di per sé un reato.
Vedremo chi la spunterà.
La verità è una: in Italia troppa gente rimane impunita!
Se una persona commette un reato deve pagare, e senza sconti, questo è ciò che ci manca!
Nella mia "sfera di cristallo" vedo invece carceri pieni di stranieri colpevoli solo di sporcare il nostro sacro suolo e frotte di italiani che continueranno imperterriti a fare i loro porci comodi, senza che nessuno li possa disturbare.
Quei pochi magistrati che oseranno inquisire un italiano verranno sottoposti a visite attitudinali più accurate per indurli a una maggiore "ragionevolezza", gli altri saranno impegnatissimi a verificare da quanto tempo un immigrato è clandestino per poi sbatterlo in galera o mandarlo via.
L'Italia diventerà l'Eden sognata da tutti, o meglio da tutti quelli che ho descritto sopra, dalla mafia all'ultimo dei raccomandati.
Gli altri si mettano il cuore in pace, faranno la fame più o meno come la fanno adesso, me compreso ovviamente.
Forse per questo alle ultime elezioni è stata premiata dall'elettorato e forse stavolta otterrà quello che vuole.
Lo stesso Bossi lo ha ribadito qualche giorno fa: "Pretendiamo che vengano rispettati gli accordi presi in campagna elettorale, il federalismo innanzitutto".
Il federalismo e la sicurezza sono i due temi principali su cui punta la Lega.
Devo dire, purtroppo per la Lega, che ambedue le cose, per come sono proposte, mi trovano in completo disaccordo.
Il federalismo voluto dalla Lega, fuori dalle metafore, chiede una maggiore autonomia per le regioni e soprattutto dal punto di vista fiscale (qui è il punto!) è quanto di più egoistico si possa immaginare e prevede che la ricchezza prodotta dalle regioni del nord (la mitica Padania) debba rimanere a loro disposizione e non essere distribuita alle altre regioni meno "virtuose".
Che l'Italia sia un unico Stato poco importa e la Lega, coerentemente e nonostante sia al governo, anche quest'anno non ha mandato nessuno dei suoi ministri alla festa della Repubblica.
La sicurezza, cavalcata alla grande, è diventata a poco a poco, non più una lotta contro i delinquenti di qualsiasi tipo, ma bensì una lotta contro tutti quelli che non sono italiani.
Se poi in Italia abbiamo mafia, camorra, 'ndrangheta, sacra corona unita, trafficanti di armi, truffatori di tutte le specie, spacciatori di droga, sfruttatori della prostituzione, tangentari, corruttori e corrotti, banche che fregano i soldi alla gente anziché tutelarli, aziende con i bilanci in rosso mentre i proprietari navigano nell'oro, università in cui entra chi paga e non chi merita, e per finire raccomandati di tutti i tipi, non gliene frega un cazzo a nessuno, l'importante è mandare via questi "sporchi immigrati".
Il reato di immigrazione clandestina, voluto fortemente dalla Lega e ribadito ancora stasera a Ballarò dal ministro Maroni, comincia però a vacillare sotto i colpi delle critiche provenienti da tutte le parti, dall'UE, dall'Onu, dalla Chiesa cattolica italiana e dall'opposizione, al punto che lo stesso Berlusconi ha dichiarato che al massimo potrà essere considerato un'aggravante ma non di per sé un reato.
Vedremo chi la spunterà.
La verità è una: in Italia troppa gente rimane impunita!
Se una persona commette un reato deve pagare, e senza sconti, questo è ciò che ci manca!
Nella mia "sfera di cristallo" vedo invece carceri pieni di stranieri colpevoli solo di sporcare il nostro sacro suolo e frotte di italiani che continueranno imperterriti a fare i loro porci comodi, senza che nessuno li possa disturbare.
Quei pochi magistrati che oseranno inquisire un italiano verranno sottoposti a visite attitudinali più accurate per indurli a una maggiore "ragionevolezza", gli altri saranno impegnatissimi a verificare da quanto tempo un immigrato è clandestino per poi sbatterlo in galera o mandarlo via.
L'Italia diventerà l'Eden sognata da tutti, o meglio da tutti quelli che ho descritto sopra, dalla mafia all'ultimo dei raccomandati.
Gli altri si mettano il cuore in pace, faranno la fame più o meno come la fanno adesso, me compreso ovviamente.
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