mercoledì 18 giugno 2008

Esiste ancora la "pubblica opinione"?

Io l'avevo detto già a maggio nel mio post "Ma chi vogliono incantare" e con le ultime notizie sulle intenzioni del governo a proposito di intercettazioni e giustizia ho la piena conferma che non mi sbagliavo.
L'opposizione è stata ingenua pensando di poter dialogare con la maggioranza insediatasi al potere.
Berlusconi tira dritto per la sua strada esattamente come nel 2001, vuole mettere il bavaglio ai magistrati e pensa soltanto a pararsi il culo dai processi in cui è implicato.
Nei primi 100 giorni, oggi come allora, la priorità è sempre una, la giustizia e il come non farla funzionare.
Con la legge sulle intercettazioni, se passerà così come è proposta dalla maggioranza, la magistratura sarà ridotta all'impotenza e la gente non saprà un cazzo di quello che succede.
Un governo di questo genere avrebbe il coraggio di dotare gli investigatori di lenti di ingrandimento (di ultima generazione però!) come strumento d'indagine alternativo alle intercettazioni, sostenendo che Sherlock Holmes aveva risolto molti casi grazie ad esso. Non ci metto la mano sul fuoco, ma sono convinto che la presenterebbe come una misura di grande efficacia. L'argomento è serio, ma un po' di ironia non guasta mai.
Con la storiella della sicurezza (ormai la si infila dappertutto) si tenta di bloccare i processi in cui Berlusconi è imputato, motivando il tutto con "l'impellente" bisogno dei cittadini di veder svolgere i processi per i reati più gravi tralasciando quelli di minore importanza.
La soluzione logica è sveltire i tempi dei processi, non farne solo alcuni e tralasciarne altri, mandando a puttane la tanto sbandierata "certezza della pena" con la quale si sono riempiti la bocca per tutta la campagna elettorale.
Nei TG gli esponenti del centrodestra, ben istruiti a riguardo, accompagnano ogni dichiarazione con la frase ormai di rito "la gente chiede più sicurezza" e si assicurano il consenso nonostante le porcherie che si accingono a fare.
Si tenta inoltre di riproporre il Lodo Schifani con qualche modifica, per via della bocciatura ricevuta la prima volta in cui fu proposto nel 2004, ma che anche nella nuova formulazione garantisce l'immunità alle 5 più alte cariche dello Stato, perlomeno durante il loro mandato.

Veltroni sembra abbia capito finalmente (era ora!) con chi ha a che fare e ha deciso di cambiare strategia.
Ne sono contento, ma purtroppo penso che per un bel po' di tempo in Italia ci sarà poco da stare allegri.

Che a decidere di fare queste cose sia un governo con un presidente del consiglio imputato in qualche processo farebbe gridare allo scandalo in qualsiasi paese del mondo civile, in Italia invece tutto scivola via come normale.

Il piano di rinascita nazionale della P2 di Gelli e di chi sta sopra di lui è concluso e già in atto da diversi anni, con l'avallo delle alte gerarchie ecclesiastiche conservatrici
Un libero giudizio sugli accadimenti sociali e politici non esiste più o è appannaggio di una minoranza di persone che non hanno la capacità di forzare il sistema che si è creato.
La gente è bombardata di notizie atte a creare un'opinione comune che possa essere sfruttata politicamente.
Il resto (tranne qualche sparuta eccezione) è un continuo proliferare di spettacolini pieni di tette e culi o altre trasmissioni (tipo i reality) in cui la cosa più importante è farsi i cazzi degli altri.
L'opinione pubblica viene manipolata e quindi intrappolata in un meccanismo difficile da scardinare finché non sarà risolto il problema dell'informazione.
Non può esistere una vera opinione pubblica senza una vera e libera informazione.

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