Panorama (giornale di proprietà del nostro intelligentissimo Presidente del consiglio) pubblica delle intercettazioni assolutamente irrilevanti su Prodi.
Berlusconi "indignato" esprime tutta la sua più profonda solidarietà a Prodi e dice che bisogna finirla di spubblicare le faccende private di chicchessia e che bisogna subito prendere dei provvedimenti per impedire che questo accada (questa frase non mi è nuova).
Seguono dichiarazioni preoccupate di Schifani e di Ghedini sull'urgenza di fare subito tutto il necessario per mettere fine a questo stato di cose.
Il tutto per avvalorare le porcherie che questo governo intende mettere in atto a proposito di giustizia e di tutto quello che le ruota intorno.
Prodi fortunatamente ha capito subito le intenzioni del "grande stratega" e ha rispedito al mittente la "falsa solidarietà" dicendo che per quanto gli riguarda i giornali possono pubblicare quello che vogliono.
Ma guarda che coraggio questi governanti da "bagaglino", fanno anche i giochetti col trucco!
Hanno la forza per fare tutto quello che vogliono e allora che lo facciano prendendosene anche tutte le responsabilità senza rompere i coglioni e senza cercare collaborazioni da quelle persone che, quando non hanno calato le braghe, sono sempre state trattate a pesci in faccia.
Poveri illusi, sperano che qualcuno abbocchi e partecipi allo scempio che hanno in mente.
Lo ripeto ancora una volta: nessun dialogo con questa gente, mai!
Una opposizione seria non può dialogare con questi furbetti da quattro soldi!
venerdì 29 agosto 2008
mercoledì 6 agosto 2008
Vigliaccheria istituzionale
Perché un atleta deve farsi carico di un problema politico quando i politici, anziché farsene carico come dovrebbero, cercano di scaricarlo ad altri?
Il nostro ministro degli esteri può andare tranquillamente a Pechino a godersi le olimpiadi mentre un altro ministro, Giorgia Meloni, invita gli atleti a disertare la cerimonia d'apertura in segno di protesta contro la mancanza di libertà democratiche in Cina.
Come sempre i fascisti o post-fascisti (tanto non sono cambiati per niente) dimostrano quella certa vigliaccheria che li ha sempre contraddistinti, loro sempre al riparo e gli altri devono fare i fatti.
Ricordo alla Meloni e ai suoi amici che uno Stato estero non si può considerare amico o canaglia in base alle convenienze del momento.
Ci sono migliaia di industriali italiani che fanno affari con i cinesi e lavorano in Cina con tanto di fabbriche e se ne sbattono altamente le palle delle libertà democratiche, sanno che non sono affari loro e se ne stanno bravi e buoni pensando, com'è loro costume, solo al profitto.
A questi ovviamente non gli si chiede niente!
Gli atleti, che si allenano intensamente per anni per arrivare al traguardo delle Olimpiadi e che dovrebbero guardare solo al lato sportivo dell'avvenimento, vengono caricati di una responsabilità
assolutamente impropria e deleteria anche ai fini del rendimento.
Ha fatto bene il Presidente del Coni Petrucci a respingere al mittente la "proposta indecente" della Meloni.
I problemi con gli stati esteri devono rimanere un affare politico da risolvere per vie politiche.
Detto questo penso che i governanti cinesi dovrebbe cominciare a considerare la possibilità di migliorare le condizioni di vita del loro popolo non solo dal punto di vista economico come stanno facendo egregiamente, ma anche sotto il profilo delle libertà personali e di gruppo.
Anche il senso della libertà e della democrazia è essenziale per un popolo per sentirsi soddisfatto di vivere nel proprio paese.
Esattamente quel senso di libertà e di democrazia che a poco a poco comincio a veder sparire in Italia.
Il nostro ministro degli esteri può andare tranquillamente a Pechino a godersi le olimpiadi mentre un altro ministro, Giorgia Meloni, invita gli atleti a disertare la cerimonia d'apertura in segno di protesta contro la mancanza di libertà democratiche in Cina.
Come sempre i fascisti o post-fascisti (tanto non sono cambiati per niente) dimostrano quella certa vigliaccheria che li ha sempre contraddistinti, loro sempre al riparo e gli altri devono fare i fatti.
Ricordo alla Meloni e ai suoi amici che uno Stato estero non si può considerare amico o canaglia in base alle convenienze del momento.
Ci sono migliaia di industriali italiani che fanno affari con i cinesi e lavorano in Cina con tanto di fabbriche e se ne sbattono altamente le palle delle libertà democratiche, sanno che non sono affari loro e se ne stanno bravi e buoni pensando, com'è loro costume, solo al profitto.
A questi ovviamente non gli si chiede niente!
Gli atleti, che si allenano intensamente per anni per arrivare al traguardo delle Olimpiadi e che dovrebbero guardare solo al lato sportivo dell'avvenimento, vengono caricati di una responsabilità
assolutamente impropria e deleteria anche ai fini del rendimento.
Ha fatto bene il Presidente del Coni Petrucci a respingere al mittente la "proposta indecente" della Meloni.
I problemi con gli stati esteri devono rimanere un affare politico da risolvere per vie politiche.
Detto questo penso che i governanti cinesi dovrebbe cominciare a considerare la possibilità di migliorare le condizioni di vita del loro popolo non solo dal punto di vista economico come stanno facendo egregiamente, ma anche sotto il profilo delle libertà personali e di gruppo.
Anche il senso della libertà e della democrazia è essenziale per un popolo per sentirsi soddisfatto di vivere nel proprio paese.
Esattamente quel senso di libertà e di democrazia che a poco a poco comincio a veder sparire in Italia.
lunedì 4 agosto 2008
Comunicazione: nasce il sito di Corrado Fiaccola
Finalmente ho il mio sito!
Era da tanto tempo che mi frullava in mente l'idea di avere un mio sito personale dove poter spaziare in molti campi e non solo in politica, che è un mio interesse molto forte ma non l'unico fortunatamente.
Il sito è in fase di allestimento, sto ancora creando le pagine da dedicare ai campi di cui mi occuperò, ma sicuramente tra qualche giorno ogni sezione conterrà qualcosa.
Anticipo subito che una sezione sarà dedicata a giochi ed enigmi, un'altra alla dama e un'altra ancora agli scacchi.
Una sezione sarà dedicata alla musica, io amo molto i grandi gruppi rock degli anni settanta (ma non solo) e cercherò di farli conoscere a chi per la giovane età o per altri motivi non ha avuto modo di apprezzare la loro grandezza.
Un'altra sezione sarà dedicata allo sport e con le olimpiadi alle porte non ci potrebbe essere migliore inizio.
Ho inserito il link al sito qui a lato.
Era da tanto tempo che mi frullava in mente l'idea di avere un mio sito personale dove poter spaziare in molti campi e non solo in politica, che è un mio interesse molto forte ma non l'unico fortunatamente.
Il sito è in fase di allestimento, sto ancora creando le pagine da dedicare ai campi di cui mi occuperò, ma sicuramente tra qualche giorno ogni sezione conterrà qualcosa.
Anticipo subito che una sezione sarà dedicata a giochi ed enigmi, un'altra alla dama e un'altra ancora agli scacchi.
Una sezione sarà dedicata alla musica, io amo molto i grandi gruppi rock degli anni settanta (ma non solo) e cercherò di farli conoscere a chi per la giovane età o per altri motivi non ha avuto modo di apprezzare la loro grandezza.
Un'altra sezione sarà dedicata allo sport e con le olimpiadi alle porte non ci potrebbe essere migliore inizio.
Ho inserito il link al sito qui a lato.
sabato 2 agosto 2008
Basta con le cretinate! Il dialogo non esiste
Chiariamo subito un concetto senza il quale tutto il resto che dirò perde importanza.
Per dialogare bisogna essere almeno in due.
Applichiamo questo concetto basilare al tormentone del dialogo sulle riforme tra centrodestra e centrosinistra che ormai va avanti da mesi con diversi interventi anche del Capo dello Stato.
Dico subito come la penso.
Se uno dei due dialoganti è Berlusconi, meglio smetterla con questa sciocchezza del dialogo.
Il suo intento è uno e uno solo: fare le sue riforme esattamente per come è nei suoi piani e per come le ha concepite. Nei suoi piani c'è anche che il dialogo "non" ci deve essere e la colpa deve essere dell'opposizione.
E allora assistiamo a qualcosa di singolare.
Mentre Schifani fa dichiarazioni accomodanti per dare l'idea all'opinione pubblica che il centrodestra vuole il dialogo, Berlusconi dice a chiare lettere: noi sappiamo bene cosa vogliamo fare, il centrosinistra non si comporta bene e non merita di dialogare con noi, se però accetta di "aggregarsi" allora le riforme si possono fare insieme, altrimenti noi abbiamo in ogni caso i numeri per fare da soli.
Dire a qualcuno con cui si vorrebbe aprire un confronto che può aggregarsi a un progetto di riforme già confezionato significa solo una cosa e cioè che Berlusconi ancora una volta non si smentisce, vuole fare quello che gli pare senza rotture di scatole come sempre ha fatto nella sua vita.
È tempo che anche il Presidente della Repubblica prenda coscienza di questo e non continui a battere su questo tasto, tanto non serve a niente.
Aggiungo che tutta la faccenda finirà per mettere in cattiva luce il centrosinistra e il motivo è semplice.
Berlusconi sta facendo in modo che il centrosinistra ritenga inaccettabili le sue "aperture".
Fatto questo, con un paio di mesi di martellamento mediatico, riuscirà a inculcare nelle menti degli italiani che la colpa del mancato dialogo sarà stata della "sinistra" e che lui, pur di fare le riforme tanto attese e nonostante tutto il suo impegno, sarà stato costretto ad andare avanti da solo.
Con Berlusconi il dialogo non c'è mai stato e mai ci potrà essere!
Per dialogare bisogna essere almeno in due.
Applichiamo questo concetto basilare al tormentone del dialogo sulle riforme tra centrodestra e centrosinistra che ormai va avanti da mesi con diversi interventi anche del Capo dello Stato.
Dico subito come la penso.
Se uno dei due dialoganti è Berlusconi, meglio smetterla con questa sciocchezza del dialogo.
Il suo intento è uno e uno solo: fare le sue riforme esattamente per come è nei suoi piani e per come le ha concepite. Nei suoi piani c'è anche che il dialogo "non" ci deve essere e la colpa deve essere dell'opposizione.
E allora assistiamo a qualcosa di singolare.
Mentre Schifani fa dichiarazioni accomodanti per dare l'idea all'opinione pubblica che il centrodestra vuole il dialogo, Berlusconi dice a chiare lettere: noi sappiamo bene cosa vogliamo fare, il centrosinistra non si comporta bene e non merita di dialogare con noi, se però accetta di "aggregarsi" allora le riforme si possono fare insieme, altrimenti noi abbiamo in ogni caso i numeri per fare da soli.
Dire a qualcuno con cui si vorrebbe aprire un confronto che può aggregarsi a un progetto di riforme già confezionato significa solo una cosa e cioè che Berlusconi ancora una volta non si smentisce, vuole fare quello che gli pare senza rotture di scatole come sempre ha fatto nella sua vita.
È tempo che anche il Presidente della Repubblica prenda coscienza di questo e non continui a battere su questo tasto, tanto non serve a niente.
Aggiungo che tutta la faccenda finirà per mettere in cattiva luce il centrosinistra e il motivo è semplice.
Berlusconi sta facendo in modo che il centrosinistra ritenga inaccettabili le sue "aperture".
Fatto questo, con un paio di mesi di martellamento mediatico, riuscirà a inculcare nelle menti degli italiani che la colpa del mancato dialogo sarà stata della "sinistra" e che lui, pur di fare le riforme tanto attese e nonostante tutto il suo impegno, sarà stato costretto ad andare avanti da solo.
Con Berlusconi il dialogo non c'è mai stato e mai ci potrà essere!
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