domenica 16 marzo 2008

Vogliamo fare chiarezza?

Ormai è un continuo, Berlusconi un giorno dice una cosa e il giorno dopo la smentisce.
Se verifica di aver sollevato un vespaio di polemiche o di non aver ottenuto l'effetto desiderato ritratta tutto o ci fa dire dal suo fido portavoce Bonaiuti che non abbiamo capito niente e che il suo pensiero è stato travisato.
A nome di tutti gli elettori di qualsiasi schieramento chiedo: "Quousque Berlusconi abuteris patientiae nostrae"? (trad. "fino a quando, o Berlusconi, abuserai della nostra pazienza"?).
L'ultima ritrattazione riguarda le pensioni.
Prima dice che la situazione è grave, che bisogna ritornare alla legge Maroni e forse non basterà, il giorno dopo, provocato un putiferio, dice che nessuno ha capito quello che voleva dire.

Come ci si può fidare di uno che non te la racconta mai giusta, che non dice mai la verità?

Come si può dare credito a uno che modula le dichiarazioni sull'effetto che provocano e le cambia a piacimento?

Mi rivolgo alle persone serie e oneste, a tutte quelle persone che vogliono vedere serietà negli altri prima di dare la loro fiducia.
Non si può dare il proprio voto a chi non dice esattamente cosa vuole fare quando sarà al governo, a chi ingaggia Ciarrapico perché "deve" vincere, perché Ciarrapico ha i giornali, ma intanto non conta nulla, perché essendo un fascista a Berlusconi conviene dire che non conta nulla.

Basta con la fiducia sulla parola, vogliamo le prove!

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