mercoledì 19 marzo 2008

Par condicio: per Berlusconi è illiberale

Berlusconi ha dichiarato: "Una delle prime cose che farò nel mio prossimo governo sarà l'abrogazione della legge sulla par condicio".
L'idea che Berlusconi ha della par condicio e della libertà in genere è quantomeno strana.
Se esiste una legge, una norma o una qualsiasi cosa che gli impedisca di fare tutto quello che gli pare, allora è illiberale.
Rispetto per le minoranze, pari condizioni per tutti in una qualsiasi competizione sono cose inconcepibili per il suo modo di essere.
Faccio un esempio terra terra per chiarire il pensiero berlusconiano.
In una gara ciclistica nessuno si sognerebbe, per una forma di correttezza nei confronti degli altri partecipanti, di usare una moto.
La logica di Berlusconi gli fa dire che la cosa più importante in una gara è arrivare primi, quindi se possiede una moto, non si fa scrupoli ad usarla anche se tutti gli altri hanno solo la bicicletta.
Trasferiamo tutto alla par condicio e vediamo cosa potrebbe succedere in campagna elettorale.
Berlusconi ha detto che un partito dell'1% non può avere lo stesso spazio di un grande partito, c'è allora da presupporre spazi televisivi di pochi minuti per i piccoli partiti e ore intere per i grossi, manna dal cielo per chi è proprietario di 3 TV come lui.
Il pensiero di Berlusconi è profondamente illiberale quando dà l'appellativo di illiberale a una legge come la par condicio che per definizione significa "parità di condizioni".
Se dovesse andare al governo e fare quello che ha detto, la democrazia in Italia farebbe un salto nel buio dal quale difficilmente se ne potrebbe uscire.

Elettore avvisato.......forse salvato!

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