giovedì 7 febbraio 2008

Castelli insidia Calderoli

Dopo la scena di ieri sera a Ballarò non so veramente a chi assegnare la palma di più "furbo" tra i legaioli. Calderoli e le sue genialate (magliette, porcate e tanto altro) lo conosciamo già.
Di Castelli però non mi aspettavo così tanta furbizia. Prevedendo che si potesse parlare delle leggi ad personam fatte per Berlusconi, si era portato dietro il codice penale. Manco a farlo apposta Floris fa vedere una videata con tutte le leggi approvate durante il governo di centrodestra per salvare il loro capo. Allora Castelli con aria trionfante tira fuori il coniglio dal cilindro (il codice) e dice:"Dobbiamo smetterla di dire sciocchezze, il falso in bilancio non è stato depenalizzato, viene punito con una pena da sei mesi a tre anni".
Purtroppo per lui c'era Di Pietro, il quale gli ha risposto così:" I giudici hanno assolto Berlusconi con la motivazione che il fatto non costituisce più reato e siccome i giudici conoscono il codice meglio di te, la verità è che avete depenalizzato esattamente ciò che riguardava nella fattispecie il caso di Berlusconi".
Povero Castelli, va per fottere e rimane fottuto! Certamente lodevole il tentativo di non farsi trovare impreparato, peccato che non era accompagnato da una certa dose di avvedutezza.
Morale della favola: sapendo bene la porcheria che stavano facendo, hanno depenalizzato in modo subdolo solo quello che faceva comodo a Berlusconi.
Tutto ciò costituisce anche una validissima risposta a tanti di loro quando affermavano che non si trattava di leggi ad personam, ma bensì fatte per il popolo italiano che ne aveva tanto bisogno.
Che pena pensare di avere di nuovo al governo un personaggio come Castelli!

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