sabato 19 gennaio 2008

Si può esultare per una condanna?

Certo che si può! Vediamo il perché.
Salvatore Cuffaro, presidente della regione siciliana, esulta con le lacrime agli occhi alla lettura della sentenza che lo condanna a 5 anni di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici.
Nel processo per le 'talpe' alla Direzione Distrettuale Antimafia, Cuffaro era imputato di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto e per questo i PM avevano chiesto otto anni di reclusione. La corte però, pur riconoscendolo colpevole di favoreggiamento verso gli altri imputati (alcuni dei quali condannati nella stessa sentenza per associazione di tipo mafioso), non ha ritenuto dimostrata l'aggravante di aver favorito la mafia.
Stranamente Cuffaro aveva dichiarato qualche giorno prima:"Se verrò condannato per favoreggiamento alla mafia, mi dimetterò". Ovviamente non si dimetterà in quanto le accuse di favoreggiamento alla mafia non sono state provate, dice lui e questa specie di sentenza.
Praticamente favorire i mafiosi non significa favorire la mafia!
Da persona non addentro ai meccanismi giudiziari, dico che questa cosa è una solenne cazzata!
Io ho sempre pensato che la mafia fosse una struttura composta da persone, evidentemente mi sono sempre sbagliato, sarà probabilmente un'entità astratta con la quale è impossibile avere contatti.
Allora stiamo tutti tranquilli d'ora in poi, soprattutto il rinato governatore siciliano.
Per poter essere condannato per favoreggiamento alla mafia dovrà come minimo andare in giro a cavallo con lupara, basco, gilet e giacca di velluto, con un cartello appeso al collo in cui sta scritto "io sto con la mafia" (non "io sto con i mafiosi", altrimenti siamo punto e d'accapo), dovrà accuratamente registrare e conservare sempre le prove di tutto quello che fa.
Poi forse .....la farà franca ugualmente!
In Italia due più due non fa sempre quattro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto ciò è ridicolo...chissà poi dei 5 anni quanti ne farà.
Beh, almeno sono riusciti a "scalfirlo" e per la legge italiana è già qualcosa.

Anonimo ha detto...

A me sembra che l'Italia è un Paese di "impuniti", altro che del "Beccaria".
Totò Vasa Vasa è condannato a ben 5 anni, e rilascia interviste alla TV dicendo a tutti : "Avete visto? Mi hanno creduto, sono contento, continuerò a stare al mio posto di governatore della Sicilia a fare il mio dovere di politico al servizio dei cittadini ...."
Ma come è mai possibile una sconcezza del genere? Da quando una classe politica di semianalfabeti corrotti ha scoperto sui Baci Perugina le frasette celebri (sei innocente fino a prova contraria,siamo il Paese di cesare Beccaria, e via sproloquiando)) tutti coloro che sono non solo inquisiti, ma persino condannati, restano al loro posto "al servizio dei cittadini".
L'elenco è sterminato : da Berlusconi fino a Bassolino.
Povera Italia, e povera sinistra "riformista" illusa che con le regolette elettorali e i regolamenti parlamentari si cambia il mondo.

Anonimo ha detto...

Io sono d'accordo con la sentenza, perchè la commissione antimafia non c'entra nulla con la mafia, si chiama così perchè suonava bene... ma lo sanno tutti che la commissione antimafia si occupa di preparare le pizze e le focacce per la domenica, mica si occupa di mafia??? E gli infiltrati di Cuffaro servivano solo a scoprire il segreto dell'impasto...lui ne va così ghiotto!!
Ma su, signori!!! Questo bastardo piangeva di gioia perchè una sentenza di 5 anni per un figlio di puttana è un sospiro di sollievo...lui lo sa benissimo che per tutto quello che è e che ha combinato tutte le pene sotto i 20 anni sono da festeggiare!
Ultimamente lo sto dicendo troppo spesso, ma solo una parola è quella appropriata: SCHIFO! SCHIFO!! SCHIFO!!! PPUH, VERGOGNATI ITALIA DI MMERDA!!