giovedì 3 gennaio 2008

PD: chi decide? E come?

Senza entrare nel merito delle proposte sulla nuova riforma elettorale (qualunque riforma sarà migliore di quella esistente), non capisco però certi meccanismi.
Se il numero 2 di un partito fa delle dichiarazioni che lasciano perplessi soprattutto i colleghi di partito tra cui il ministro degli esteri Massimo D'Alema e Rosy Bindi, se gli altri partiti della coalizione cascano dalle nuvole, non vi sembra che ci sia qualcosa che non va?
Chi decide le politiche da portare avanti, gli incontri a 2 tra Franceschini e Veltroni?
Dov'è la discussione preliminare che i dirigenti (non certo migliaia, ma neanche 1 o 2) di un partito devono necessariamente fare prima di comunicare all'esterno la propria linea?
Un partito retto in stile monarchia assoluta ce già, non creiamone altri per favore!

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