Come tutti sanno il presidente Bush qualche giorno fa, nel corso di un giro di visite in Medio Oriente, è stato ospite per la prima volta in Israele. In occasione di una cena col premier Olmert e i suoi colleghi di governo ha fatto vedere a chi non lo conosceva bene di persona di che pasta è fatto.
Durante la discussione si è lanciato in una serie di consigli su come gli altri membri della coalizione dovessero aiutare Olmert nel processo di pace con la Palestina. Il segretario di stato americano Condoleeza Rice, presente anch'essa, in un primo momento lo ha fulminato con qualche sguardo senza ottenere risultati, dopodiché carta e penna alla mano gli ha passato un fogliettino.
Bush legge il foglietto e, sotto gli sguardi curiosi dei presenti, con disarmante candore dice :"Mi ha scritto di chiudere il becco".
Il piccolo incidente si chiude tra le risate generali.
Il garrulo Bush neanche si rendeva conto che i suoi consigli costituivano una indebita ingerenza negli affari interni israeliani.
Mi ricorda tanto uno dei nostri più "insigni" statisti, che in quanto a gaffes internazionali non è certo da meno, forse è per questo che sono tanto amici (o compagni di sventura).
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