Dopo il non esaltante risultato delle regionali ho notato un ritorno di fiamma dei sostenitori della linea centrista del PD, prontissimi a dire che la "linea Bersani" di una conversione del partito verso valori più di sinistra non ha pagato!
CHE PRONTEZZA NEL CERCARE DI SBRANARE CHI POTREBBE SALVARE IL PD DAL DISASTRO!
Questi esponenti, tra cui Marina Sereni e Daniele Bosone, hanno dimenticato un po' troppo presto le batoste prese dal PD in questi 2 anni, hanno dimenticato troppo presto che lo "spirito fondativo" del PD (nei fatti un'assoluta inconsistenza di idee e proposte) non ha convinto nessuno tra gli elettori.
Quell'"aere" iniziale, quella speranza di un argine allo strapotere berlusconiano si è tradotto alle politiche del 2008 in un 33%, ma non dimentichiamo, l'ho già detto mille volte, il voto utile e la percentuale derivata dall'alleanza coi radicali.
Dopo però è stata una catastrofe dopo l'altra accompagnata dal "nulla politico" a tutti i livelli.
Gli elettori di centrosinistra sono delusi e incazzati, l'ultima volta che hanno ancora preso in considerazione l'idea di andare a votare, soprattutto quelli più a sinistra, è stata alle europee dell'anno scorso; il PD ha perso circa il 6%, attestandosi al 26%, la sinistra divisa in tanti piccoli partiti ha ottenuto circa il 10%, che non è poco ma non è servito ad evitare la loro scomparsa anche in Europa dopo che in Italia nel 2008.
E veniamo adesso alle regionali del 28 marzo.
Il dato più eclatante è stato l'astensionismo, mai così marcato, che ha colpito tutti in termini di voti, Lega compresa anche se molto meno penalizzata degli altri.
In termini di percentuale le cose cambiano: la Lega ha vinto, il PDL ha perso e il PD per la prima volta ha tenuto, ha bloccato con un 26,1% la costante tendenza al ribasso registrata finora.
Inoltre, volendo mettere i puntini sulle i e senza arrivare alla sfacciataggine del PDL che si è annesso tutti i voti dei listini regionali per negare la sconfitta, mi sento di affermare che siamo di fronte a una leggera controtendenza.
Ora, cari amici (mi riferisco SOLO agli "amici" ex Margherita) del PD, davvero avete il coraggio di sostenere la tesi di una "linea Bersani" già sbagliata in partenza???
Vi ricordo che Bersani è stato eletto segretario del PD 5 mesi fa e ha appena avuto il tempo di dire che lui non prova disagio a pronunciare la parola "sinistra".
Per il resto il PD, e voglio essere magnanimo, non ha avuto il tempo materiale di tramutare in fatti quell'affermazione, non ha avuto il tempo di "fare qualcosa di sinistra"!
MAGARI FOSSE PASSATA ALMENO L'IDEA!!!!
La prova di quello che dico è evidente: la sinistra non è andata a votare e lo ha fatto in modo netto, definitivo!
La sinistra NON SI È ACCORTA di ciò che imputate a Bersani, cioè un ritorno su posizioni ante PD, altrimenti l'astensionismo non avrebbe colpito le cosiddette regioni rosse in modo così eclatante, qualcuno per certo sarebbe andato a votare magari per noi e voi non sareste ora con le pietre in mano pronti a lapidare il segretario appena insediato.
E non mi si venga a dire che la "linea Bersani" potrebbe far perdere i voti dei "riformisti moderati", questa è una categoria di elettori inventata da poco per convenienza ma NON ESISTE!
Esiste invece la categoria dei moderati di centro che non ci ha MAI VOTATO, MAI VOTATO, MAI VOTATO, neanche quando il PD, cancellando la storia di un partito (Ricordo a chi ha la memoria troppo corta che molti cattolici votavano comunista perché quel partito aveva idee di giustizia sociale, lottava per affermarle e quindi raccoglieva consensi anche tra chi pur distante da esso per motivi religiosi, ne condivideva il programma politico), era tutto proteso a conquistarla!!
Smettiamola con argomenti prestestuosi o campati in aria perché una cosa è certa:
La linea centrista affermatasi con la nascita del PD è stata una fregatura per tutto il centrosinistra!
BISOGNA AGGIUSTARE LA ROTTA!
SE C'È IL BIPOLARISMO, IN PRIMIS BISOGNA RIVOLGERE LA NOSTRA ATTENZIONE AI "BISOGNI POLITICI" DEL NOSTRO SCHIERAMENTO!
IL CENTRODESTRA NON HA LA MAGGIORANZA NEL PAESE, ALLE ELEZIONI RACCOGLIE PIÙ CONSENSI SOLO PERCHÈ IL CENTROSINISTRA NON RIESCE A FARSI VOTARE DA CHI DELUSO, INCAZZATO O SFIDUCIATO, DOVREBBE O POTREBBE VOTARLO.
QUALCOSA SI STA COMINCIANDO A FARE, CI SONO MOLTE INIZIATIVE IN CORSO D'OPERA E IL PD DEVE SOSTENERLE E SOPRATTUTTO FARLE CONOSCERE CON TUTTI I MEZZI,
L'INFORMAZIONE DEVE ARRIVARE ALLE MASSE E INTERNET NON BASTA!
BERSANI DEVE ANDARE AVANTI E DEVE FARE TUTTO CON PIÙ FORZA E DETERMINAZIONE, SENZA TENTENNAMENTI E SENZA MAI CONCEDERE NULLA ALLA DESTRA.
L'ASTENSIONISMO DI SINISTRA SI PUÒ COMBATTERE SOLO CON I FATTI E SOPRATTUTTO CON RISULTATI CONCRETI!
NON È PIÙ TEMPO DI DICHIARAZIONI, GLI ITALIANI SONO SEMPRE PIÙ POVERI!
sabato 24 aprile 2010
sabato 3 aprile 2010
Considerazioni post-voto
1) Sul risultato elettorale:
Abbiamo perso per il semplice motivo che non abbiamo vinto come si doveva!!
2) Pubblicato nella pagina ufficiale del PD su Facebook:
Gli elettori "vogliono" che il PD ritorni ad essere un partito di sinistra e a comportarsi come tale, che abbia un progetto politico per migliorare la vita dei ceti più deboli, che non faccia, visti i precedenti, alcun tipo di trattativa con Berlusconi su nessun argomento, tanto viene visto sempre come un inciucio, che torni ad essere un partito di lotta e, riacquistata la fiducia della gente, anche di governo.
L'idea di diventare il partito di tutti ha fatto sì che diventassimo il partito in cui tutti fanno fatica a riconoscersi, manca una chiara identità!
Credetemi, molta gente vota PD perché non ha alternative, perché vede questo partito come l'unico rimasto in grado, ma solo per la forza elettorale e non altro, di fare delle battaglie politiche.
La corsa verso il centro moderato, peraltro senza guadagnare alcunché, ha provocato il non esaltante risultato di perdere la fiducia dell'elettorato di sinistra.
Se il PD riuscisse a capire questo, non ci sarebbe più (o sarebbe qualcosa di molto limitato) Di Pietro, non ci sarebbe Grillo e soprattutto non ci sarebbe l'astensione a sinistra che ci ha colpito anche nelle nostre roccaforti.
Poteva essere l'inizio della fine dell'era Berlusconi e invece......
Saluti delusi
3) Pubblicato in risposta a un tale che diceva di non abbandonare un partito in difficoltà:
Io sono nel PD, ero contrario alla sua nascita ma sono rimasto nonostante ero certo sul come sarebbero andate le cose, i fatti hanno confermato tutto quello che temevo.
Adesso sono qui perché voglio un partito vicino non agli elettori, ma alla gente che ha bisogno, un partito più pulito che abbia la forza di liberarsi di certa zavorra, un partito capace di dare risposte sui tanti problemi che assillano l'Italia, un partito che prenda posizioni nette (sui problemi etici abbiamo fatto ridere nel tentativo di trovare una quadra tra le posizioni antitetiche al nostro interno) senza tentennamenti, insomma un "PARTITO VERO" e non un'accozzaglia di persone che remano ognuno per proprio conto.
Il consenso crescerà di pari passo con la crescita del PD come partito, io credo in questo processo logico e naturale.
Per essere chiari, credo nel processo, ma non sono affatto sicuro che il PD faccia quello che deve fare!
4) In risposta a un tale che aveva una fiducia cieca nel PD:
Io, a differenza tua, non do fiducia a nessuno, se non dimostra di meritarla.
E comunque, tutto quello che scrivo qui e tutto quello che ho scritto dappertutto, è solo un tentativo di risollevare le sorti di questo partito!
Voglio che questo partito dia un orizzonte alle persone che ne hanno bisogno, non che si aggrovigli su se stesso nell'inconsistenza più assoluta, com'è successo finora!
5) Su Marco Travaglio
Abbiamo perso per il semplice motivo che non abbiamo vinto come si doveva!!
I timidi segni di ripresa, comunque irrisori, sono niente in confronto a quello che ci aspetta!
BISOGNAVA VINCERE NETTAMENTE, ORA ERA IL MOMENTO!!
Cota e Zaia al nord stanno già facendo vedere la loro grettezza mentale e politica.
Berlusconi farà le sue "controriforme" ammazzatutto!!!
2) Pubblicato nella pagina ufficiale del PD su Facebook:
Gli elettori "vogliono" che il PD ritorni ad essere un partito di sinistra e a comportarsi come tale, che abbia un progetto politico per migliorare la vita dei ceti più deboli, che non faccia, visti i precedenti, alcun tipo di trattativa con Berlusconi su nessun argomento, tanto viene visto sempre come un inciucio, che torni ad essere un partito di lotta e, riacquistata la fiducia della gente, anche di governo.
L'idea di diventare il partito di tutti ha fatto sì che diventassimo il partito in cui tutti fanno fatica a riconoscersi, manca una chiara identità!
Credetemi, molta gente vota PD perché non ha alternative, perché vede questo partito come l'unico rimasto in grado, ma solo per la forza elettorale e non altro, di fare delle battaglie politiche.
La corsa verso il centro moderato, peraltro senza guadagnare alcunché, ha provocato il non esaltante risultato di perdere la fiducia dell'elettorato di sinistra.
Se il PD riuscisse a capire questo, non ci sarebbe più (o sarebbe qualcosa di molto limitato) Di Pietro, non ci sarebbe Grillo e soprattutto non ci sarebbe l'astensione a sinistra che ci ha colpito anche nelle nostre roccaforti.
Poteva essere l'inizio della fine dell'era Berlusconi e invece......
Saluti delusi
3) Pubblicato in risposta a un tale che diceva di non abbandonare un partito in difficoltà:
Io sono nel PD, ero contrario alla sua nascita ma sono rimasto nonostante ero certo sul come sarebbero andate le cose, i fatti hanno confermato tutto quello che temevo.
Adesso sono qui perché voglio un partito vicino non agli elettori, ma alla gente che ha bisogno, un partito più pulito che abbia la forza di liberarsi di certa zavorra, un partito capace di dare risposte sui tanti problemi che assillano l'Italia, un partito che prenda posizioni nette (sui problemi etici abbiamo fatto ridere nel tentativo di trovare una quadra tra le posizioni antitetiche al nostro interno) senza tentennamenti, insomma un "PARTITO VERO" e non un'accozzaglia di persone che remano ognuno per proprio conto.
Il consenso crescerà di pari passo con la crescita del PD come partito, io credo in questo processo logico e naturale.
Per essere chiari, credo nel processo, ma non sono affatto sicuro che il PD faccia quello che deve fare!
4) In risposta a un tale che aveva una fiducia cieca nel PD:
Io, a differenza tua, non do fiducia a nessuno, se non dimostra di meritarla.
E comunque, tutto quello che scrivo qui e tutto quello che ho scritto dappertutto, è solo un tentativo di risollevare le sorti di questo partito!
Voglio che questo partito dia un orizzonte alle persone che ne hanno bisogno, non che si aggrovigli su se stesso nell'inconsistenza più assoluta, com'è successo finora!
5) Su Marco Travaglio
Nonostante a volte esageri, preferirei avere nel PD un Marco Travaglio anzichè uno che dice che nel PD va tutto bene! Ancor peggio, se sa che le cose vanno male e non dice nulla!!!
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