venerdì 29 febbraio 2008

Telegiornali per tutti i gusti

Oggi ho dato un'occhiata al TG5 delle 13 nel momento in cui Berlusconi stava presentando il programma.
Gli è stato concesso qualche minuto (per un telegiornale è tanto) in cui ha potuto dire ancora una volta che abbasseranno le tasse, aboliranno l'ICI, le solite cose che ripete da 14 anni (e che non fa mai).
Poi l'annunciatrice dice testualmente "anche Veltroni parla di programmi" e quindi fa vedere i 20 secondi in cui Veltroni sta parlando della pedofilia (per tre giorni hanno strumentalizzato l'argomento con la storia della castrazione chimica, Casini in testa), basta.
Che schifo!
Consiglierei allora di guardare i telegiornali seguendo dei criteri basati sul nostro stato d'animo, non sulla correttezza delle loro informazioni.
Se abbiamo voglia di ridere guardiamo il TG4 di Fede, in certi passaggi è davvero esilarante.
Se siamo molto curiosi o comunque propensi a farci i cazzi degli altri, guardiamo Studio Aperto, non è altro che gossip applicato alla notizia, come certe rivistucole da 4 soldi.
Se vogliamo incazzarci guardiamo il TG5, qui si credono furbi e intelligenti e pensano che gli italiani sono tutti dei mezzi deficienti. Il caso che ho descritto sopra è emblematico, apoteosi per il loro idolo, argomenti che possono mettere in difficoltà per gli avversari. Senza dubbio il TG di parte più subdolo e più pericoloso per via dell'orario e degli ascolti.
Se abbiamo bisogno di rilassarci o addormentarci guardiamo il TG1, soporifero come il suo direttore.
Non guardo quasi mai il TG2 da quando è nelle mani della Lega, non merita neanche un giudizio.
Da salvare ci sono due soli TG, quello de La7 e il TG3.
Non sono completamente imparziali, ma sono gli unici che si avvicinano alla verità e che rispettano le regole.

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