Neanche 2 giorni fa Gianfranco Micciché aveva rifiutato categoricamente di farsi da parte per dare spazio a Raffaele Lombardo nella candidatura a presidente della regione siciliana.
Sembrava irremovibile, nonostante questo avrebbe comportato il mancato apparentamento alle politiche della lista di Lombardo con la coalizione PDL-Lega.
All'annuncio di Lombardo che comunque non avrebbe mai rinunciato a candidarsi per la presidenza, si è mosso personalmente Berlusconi e con i suoi indubbi mezzi di persuasione è riuscito a ottenere quello che voleva.
Lombardo correrà per la presidenza della regione e la sua lista si apparenterà col PDL alle nazionali.
Micciché si smentisce clamorosamente e dichiara testualmente: " "Silvio Berlusconi mi ha chiesto di essere il garante, a livello di governo nazionale, del rinnovamento e del cambiamento nella politica siciliana: io fino ad oggi mi sono sempre rifiutato per non dare l'idea di alzare il prezzo ma oggi quella partita è finita e la situazione è diversa".
Come ha detto Anna Finocchiaro: "La rivoluzione di Miccichè si 'spegne' con una poltrona al governo nazionale".
E l'UDC?
Alle politiche corre da sola, in Sicilia appoggia il candidato di Berlusconi!
Cosa non si fa per il potere!!!
1 commento:
Il punto è che Miccichè aveva tutte le carte in regola per governare la sicilia: è stato indagato per traffico di cocaina e ha dichiarato che non la spaccia, se la tira solamente!! Quindi capite che quando uno si sente portato per un ruolo cerca di non tirarsi indietro... poi però se te lo dice Berlusconi, vuol dire che c'è chi è meglio di te...
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