martedì 8 gennaio 2008

Comunisti a gogò

Finalmente nasce, dopo una lunga gestazione di almeno 6 mesi, il Partito Comunista dei Lavoratori.
Da anni ormai si sentiva l’esigenza di un vero Partito Comunista che prendesse in mano le redini della lotta operaia. I partecipanti all’assemblea costituente (50 secondo i 2 giornalisti presenti, almeno 80 per il promotore) annunciano per bocca del leader Marco Ferrando le linee guida del nuovo soggetto politico:

1 – Nazionalizzazione forzata di tutte le fabbriche.

2 – Riduzione degli stipendi di tutti i dirigenti che verranno equiparati a quelli di un metalmeccanico di 5 livello. I soldi recuperati verranno divisi in parti uguali tra tutti gli operai come una tantum per le angherie subite in anni di soprusi.

3 – Riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali solo per gli operai. Eventuali esigenze produttive saranno compensate da dirigenti, quadri e impiegati con ore straordinarie non retribuite, da sempre sogno dei padroni.

4 – Casa per tutti: il piano prevede l’acquisizione di tutte le case di proprietà non utilizzate (quindi superflue) e assegnazione gratuita ai non possessori.

Gli altri 2 interventi della giornata confermano in pieno l’impostazione data da Ferrando, il quale a fine lavori visibilmente soddisfatto dichiara: “Con l’appoggio delle masse governeremo questo paese e questa rivoluzione sarà un traguardo raggiungibile”.
Un applauso pieno di incontenibile entusiasmo chiude la giornata sulle note dell’internazionale socialista.

Gli altri partiti comunisti preoccupati dalla presumibile travolgente ascesa del nuovo partito (secondo i commentatori politici più avveduti potrebbe raggiungere almeno l’1,5% dei consensi), hanno fatto a gara a chi la spara più grossa per sminuire le misure di portata storica proposte da Ferrando nel tentativo di impedire un'erosione massiccia del loro elettorato.
Il Pdci propone di agganciare le retribuzioni degli operai a quelle dei piloti Alitalia con conseguente eliminazione dei livelli (retaggio della più bieca meritocrazia).
Rifondazione Comunista propone ferie estive raddoppiate (triplicate per chi fa lavori usuranti).
I Verdi (non sono comunisti ma chi se ne frega) appoggiano in pieno il piano casa e annunciano l’installazione gratuita di pannelli solari per tutte le case degli operai.
Sinistra Democratica fa sue le proposte di Ferrando. Mussi ammette: “Noi avremmo voluto fare le stesse cose, ma ormai da parecchi anni ci era impedito anche solo pensarle”.
Fuori dal coro, liquida il tutto con un laconico commento Turigliatto, leader di Sinistra Critica: " Un progetto.... criticabile".
Basta, non mi trattengo più!
Buona notte.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Effettivamente sentivamo tutti il bisogno di una nuova nuance di rosso...Però mi verrebbe da dire: "Che bello!!! un programma meraviglioso!".
Comunque scherzando scherzando hai centrato i problemi, mi auguro che almeno nei più reconditi pensieri di ogni comunista , dal rosso cupo al cardinale al rosellino, ci sia ancora il ricordo della lotta di classe, pù che mai necessaria, visto come siamo alle strette.
Ti adoro Fratello e Compagno e ti dedico una frase che tu capirai : "CA SE NUN E' POZZA ESSIRI, A FACCI I CU NUN VOLI"

Anonimo ha detto...

Divertente il post.
Non fa che evidenziare la necessità di un unico partito "di sinistra".
Perché continuano a fare partiti più piccoli e non si uniscono in un unico Partito Comunista? Tra di loro hanno in comune il 70% delle idee e ognuno si scinde per proporre il suo 30%. Così ottengono solo di non contare un cazzo. E delle loro idee non se ne vede neanche il 10%.
UNITEVI E PORTATE AVANTI LE IDEE COMUNI, IDIOTI!

jack'O ha detto...

caro sinner molti segretari e sottosegretari sarebbero alla fame