Ci mancava solo la questione morale nel PD!
Un partito nato troppo presto e con troppe situazioni ancora aperte per potersi definire tale.
Se non fosse chiaro, vorrei far notare che un partito su alcune importanti questioni "deve" avere una linea, non può rimandare ad eternum certi argomenti pur di tenere insieme "il diavolo e l'acqua santa".
Questioni etiche, collocazione europea, alleanze, sono alcuni dei nodi irrisolti dentro il PD e tali rimarranno finché qualcuno non avrà il coraggio di dire: "Signori, la linea è questa, chi non è d'accordo si cerchi un altro partito".
Ex DS ed ex Margherita su questi 3 argomenti ancora adesso sono su piani completamente diversi ed è inutile arrampicarsi sugli specchi cercando strane formule che possano sulla carta (ma solo sulla carta!) mettere d'accordo tutti.
Una "arlecchinata" o un "calderone politico" senza basi solide e chiare, produce in breve tempo un effetto devastante: i militanti che vogliono far politica e che hanno una loro linea volgono lo sguardo altrove e al posto di questi possono rimanere o subentrare quelli che della politica ne hanno fatto o vogliono farne un uso improprio.
Sempre per lo stesso motivo a poco a poco si perdono gli elettori che vogliono un partito "vero" e non un'accozzaglia di politici multiformi.
È stato politicamente opportuno abbandonare le posizioni dei DS su questioni etiche e collocazione europea pur di fare "il grande partito" perdendo così un bel po' di gente già alla nascita del PD?
Non sarebbe stato meglio avere al fianco una Margherita magari con qualche petalo in meno, ma politicamente più vicina?
Detto questo e tornando al presente, come si risolve la questione?
Questione morale: Veltroni ha detto "Via cattivi amministratori e portatori di voti ".
LO FACCIA E SUBITO!
Ex DC o ex socialisti imbarcati nel PD, volendo usare un eufemismo, non si sono dimostrati proprio "un valore aggiunto".
Questioni etiche: dare immediatamente una linea in sintonia con la storia di un grande partito di sinistra e se la Binetti non ci sta, pace all'anima sua!
Collocazione europea: Il PD deve stare col PSE, altre soluzioni del tipo "nè carne né pesce" fanno solo il gioco di chi accusa il PD di non essere in grado di prendere delle decisioni a causa delle divisioni interne.
Alleanze: sganciarsi da Di Pietro è una sciocchezza che fa il gioco di Berlusconi, che vorrebbe una grande maggioranza e 3 o 4 opposizioni in lotta fra di loro. Ovviamente non bisogna lasciare a "Tonino" il monopolio dell'opposizione, anche intransigente, altrimenti si frega tutti i voti di chi, come ho già detto, vuole votare per un partito vero, forte e deciso a difendere con le unghie e con i denti ciò in cui crede.
UDC: no grazie! Sarebbe più o meno come accettare sulle questioni etiche la linea dei teodem.
SINISTRA: attualmente spalmata su 4 o 5 partitini oscillanti attorno all'1% (ciascuno), fuori dal Parlamento (il Titanic della sinistra è già affondato) e con Rifondazione Comunista spaccata, non conta nulla! Ad ogni rullata di tamburo ne nasce uno nuovo, ma diminuisce la percentuale di tutti gli altri partiti di sinistra. Significa, se non si è ancora capito, che in Italia, ripeto, in Italia, la favola del comunismo interessa si e no al 5% degli elettori.
Serve allora una sinistra più tollerante e malleabile, soprattutto su tematiche come ambiente o infrastrutture, ma assolutamente intransigente (cosa che non ha fatto durante il governo Prodi e ne ha pagato le conseguenze) sulla difesa dei diritti dei più deboli!
Con una sinistra così sicuramente si potrebbe dialogare, soprattutto se unita e non divisa in mille fazioncine insignificanti che litigano su questioni insignificanti se paragonate ai grandissimi problemi sociali attualmente sul piatto.
Tornando al titolo:
La collisione si può ancora evitare, ma bisogna fare in fretta!
I sondaggi non sono oro colato ma indicano una tendenza al ribasso assolutamente da invertire!
Prima delle europee il PD deve essere un partito pulito, senza condannati, senza indagati, senza "poltronisti" a tutti i costi, con una linea politica chiara e comprensibile dagli elettori (quelli che contano davvero), non ondivaga o inesistente solo per far contento (o non scontentare) qualche gruppetto di potere.
Se questa operazione non riuscirà, allora
ADDIO SOGNI DI GLORIA
21 commenti:
tutte cose sacrosante...
Il PD non sta crollando per motivi imprevisti, sta crollando per motivi non-visti, da chi non li voleva vedere...
Ma chi li aveva già visti da lontano, questi problemi, voleva evitare questo scempio... ma come tante Cassandre, non siamo stati ascoltati... Ora, per chi nei DS si sentiva a casa, c'è poco da fare, se non chiedere asilo a Di Pietro. Certo, si dormirà sul divano, ci sarà qualche disagio magari, ma la casa che avevamo è stata demolita, e non so quanto dovrà passare prima che in Italia qualcosa del genere venga ricostruito. Forse sarà la stessa, bistrattata Italia dei Valori.
Caro Fiaccola,
la "favola" del comunismo sarà forse tale, ma è sempre meglio della "realtà" di questo sistema che i sapientoni che guidano il centrosinistra dimostrano di ritenere l'unico possibile. Non una sinistra "tollerante" e "malleabile" (lo è già fin troppo) ma una sinistra che sappia indicare di nuovo un orizzonte ai lavoratori, che non sia la politica dei salotti televisivi.
Dal commento di Victor capisco che il termine "favola" poteva prestarsi a interpretazioni come la sua.
Non volevo essere ironico, forse avrei fatto meglio a usare il termine "sogno".
In Italia i diritti dei più deboli sono calpestati e non c'è nessuno che se ne sappia fare carico.
L'unico partito che era davvero in grado di difendere i più deboli, il partito Comunista, nel corso degli anni è stato smantellato per ottenere sempre qualcosa di peggiore.
Questa sinistra divisa in mille partitini non otterrà mai nulla e non basta mettersi insieme al momento delle elezioni.
Caro fiaccola il tuo pd è più mariuolo dei socialisti di craxiana memoria!!!!!!
x Lorenzo
Non esageriamo con la "craxiana memoria"!
Ma sinceramemte parlando posso assicurarti che non è il "mio" PD.
Gli ultimi 2 post (e non solo) dimostrano che vorrei vedere ben altro nel PD per considerarlo davvero il mio partito.
Non sempre stare in un partito significa che quello è il "tuo" partito.
E non sempre quello che fai è quello che vorrebbe il tuo cuore, soprattutto se quello che vorrebbe il tuo cuore non c'è più.
"SINISTRA: attualmente spalmata su 4 o 5 partitini oscillanti attorno all'1% (ciascuno), fuori dal Parlamento (il Titanic della sinistra è già affondato) e con Rifondazione Comunista spaccata, non conta nulla!"
Questa arroganza da parte di chi (il PD) da quando esiste fa solo disastri e favori a Berlusconi, mi sembra perlomeno fuori luogo. Ho sentito così tanti annunci di estinzione dei comunisti negli ultimi vent'anni che comincio a pensare che più che fare analisi serie qualcuno stia solo esprimendo i suoi desideri - anzi, i desideri dei padroni.
x Mauro Vanetti
Hai letto il resto o ti sei fermato alle 2 righe che non ti piacevano?
Il mio animo era, è e rimarrà sempre ideologicamente "comunista", ma bisogna fare i conti con la realtà e la sinistra attuale di fatto non conta nulla anche se tu e io (ti garantisco) vorremmo il contrario.
Tutti i giri di valzer dal PCI al PD sono stati dannosi per la sinistra nel suo complesso.
Io non avrei mai nemmeno cambiato il nome e avrei sempre dimostrato con una seria politica di meritarmi i voti degli italiani.
ciao
Ho letto tutto e ho l'impressione che tu non abbia ben capito dove sei finito... Credo che sarà un amaro risveglio.
Parli come se il PD fosse ancora il PCI che si è però "imbarcato un po' di democristiani e socialisti". Il PD in verità è una via di mezzo fra la vecchia DC e il PSI di Craxi che si è imbarcata l'apparato, le sedi, i soldi e l'esperienza politica della vecchia burocrazia PCI, buttando invece a mare il radicamento e l'ancoraggio nonostante tutto a sinistra del Partito Comunista Italiano.
Il risultato di questa operazione scellerata lo abbiamo visto in questi sedici mesi. Per parlare di un caso concreto, il numero due del PD di Pavia, Filippi, alle prossime elezioni starà con la destra. Questo mi pare la dica lunga sulla natura di questo partito.
Per quanto riguarda la sinistra, invece, di cui ormai chi sta nel PD non fa più parte (dichiaratamente, peraltro), il disastro delle elezioni scorse è il frutto proprio della subalternità al progetto PD, quello che stiamo cercando di fare è ricostruire dalle macerie, spero uscendo definitivamente dall'orbita dei democristiano-socialisti. Pensare che la sinistra in Italia sia scomparsa e non conti più nulla solo perché è andata molto male ad una tornata elettorale (e c'erano dei validi motivi per cui è andata male!) è un'analisi molto miope. Sentirete ancora parlare di noi.
Ciao!
Gentile sig. Fiaccola Politica,
mi sa che stiamo semplicemente parlando di un altro partito, perche' butta qua e butta la mi sa che non ci rimane un granche'.
Mi sembra inutile contestarle le malefatte del Pd perche' credo che mi darebbe soltanto ragione.
Quali sono quindi le sue idee per il futuro del PD? nutre ancora speranze in questo progetto?
E soprattutto vorrei chiederle una cosa: perche' continuano a negare all'unisono l'autorizzazione a utilizzare le intercettazioni come ad esempio su Latorre ma in generale spessissimo per i processi dei parlamentari?
Non vorrei cadere nel qualunquismo ma sono veramente curioso di conoscere il vostro (loro?) punto di vista
x Anonimo
Rispondo volentieri alle sue domande.
Il futuro del PD lo vedo nero, non ho mai creduto al progetto del grande partito che accoglie tutti, in Italia questo non è possibile.
I fatti mi hanno dato anche ragione purtroppo: man mano che il PD si è spostato verso il centro ha cominciato a perdere consensi tra chi si sente di sinistra e non ha gaudagnato niente tra gli altri schieramenti.
D'Alema lo ha capito abbastanza presto, Veltroni e qualcun altro no.
Adesso Franceschini per correre ai ripari sta compiendo una (purtroppo tardiva) strambata, ma secondo me sarà inutile.
I buoi sono scappati e gli errori di strategia politica non si risolvono facilmente.
Sulle intercettazioni cosa vuole che le dica, i parlamentari o i politici in generale sono una delle tante categorie sociali, le quali fanno sempre corporazione e si difendono l'un l'altro perché sanno che un domani potrebbe toccare a ciascuno di loro.
Ha mai visto medici o avvocati o tassisti farsi la guerra tra loro?
Non credo! Lo stesso vale per tutti gli altri, politici compresi.
Voglio precisare in ultimo che io possiedo un mio punto di vista, quello degli altri mi interessa poco, o per meglio dire, lo faccio mio solo se sono d'accordo.
Grazie per l'attenzione,
alla prossima.
Però attenzione: l'idea di grande partito che accoglie tutti è una cosa derivata dal berlusconismo e dal suo primissimo POLO DELLE LIBETA', una coalizione contenitore dove chi stava dentro non aveva condivisione di ideali ma casomai di programma (per non dire di poltrona... ma diciamolo pure!).
Il centro-sinistra per riuscire a vincere su Berlusconi ha fatto la stessa cosa... cioè non una coalizione di centro-sinistra ma una coalizione antiberlusconi, con la differenza che in passato a far cadere il governo c'era Bertinotti che ci teneva ai suoi ideali di sinistra e non votava la finanziaria, negli ultimi anni invece Bertinotti è stato zitto (e ha perso l'elettorato) e a far cadere il governo c'hanno pensato degli uomini di poltrona come Mastella e Dini che sono passati a sinistra solo perché sapevano che avrebbe vinto la sinistra e sono ripassati a destra quando hanno visto chiara la vittoria a destra.
Quello che il centro-sinistra (e anche il PD) sbaglia è puntare SOLO alla vittoria, cioè fare strategia esclusivamente elettorale per poi ritrovarsi dopo (sia in caso di vittoria che non) in balia di se stesso: pieno di contraddizioni e di uomini che non rispettano nè i patti nè la linea di partito (vedi Di Pietro che prima promette il gruppo unico e poi si stacca perché ha visto che ha preso tanti voti oppure i Teodem che rompono il cazzo dentro un partito laico).
Io infatti li ho sostenuti e li ho votati esclusivamente per il fine antiberlusconiano, ma non mi rappresenta nè come partito, nè come ideali (perché è un'accozzaglia di ideali) e per di più la scelta Veltroniana di fare governo ombra all'ombra è risultata ancora più infelice delle previsioni...
Per quanto riguarda le intercettazioni, io sono tendenzialmente favorevole ma penso che il problema sia un altro: non mi sembra tanto una soluzione introdurre l'intercettazione per i parlamentari che il popolo non ha scelto di mandare in parlamento (ma che sono scelti dalle segreterie di partito). Una cosa più interessante sarebbe cambiare la legge elettorale in modo da far scegliere alla gente coloro da mandare in parlamento.
Se poi la gente si sbaglia o volontariamente ci manda dei loschi figuri... signori, anche questa è la democrazia purtroppo.
Tutta questa mania di telecamere e di intercettazioni mi sa troppo di Grande Fratello alla Orwell, quindi comprendo benissimo che anche un politico onesto e serio possa essere contrario a un controllo così estremo.
i parlamentari devono essere intercettati (se esistono i presupposti) cosi' come tutti i normali cittadini. Il parlamento deve solo accertare che non via sia una persecuzione politica.
Colpevole o innocente e' un giudizio che spetta ai giudici, e se le intercettazioni sono attinenti all'accusa vanno agli atti e diventano pubbliche, punto.
Per te la legge e' uguale per tutti oppure no?
non e' che dobbiamo votare persone da mettere al di sopra della legge.
poi andare a chiedere al parlamento se si possa intercettare un parlamentare mi sembra piu' che ridicolo, meno male che sta gente telefona spesso a bell'altra gente che parlamentare non e'... pero' poi non possiamo usare l'intercettazione.
sono io pazzo?
No no, aspetta: io ho detto che sono tendenzialmente favorevole alle intercettazioni. Infatti penso che sia giusto, quando richiesto dalle indagini, per tutti i cittadini compresi i parlamentari che non sono più o meno cittadini di noi.
Ho solo detto che in generale l'idea della telecamera e dell'intercettazione non è che sia tanto bella... quindi comprendo che anche un politico onesto e serio, in quanto membro della categoria possa dichiararsi non favorevole, per lo stesso ragionamento che ha fatto Fiaccola: potrebbe succedere anche a loro, rendendo pubblici fatti non perseguibili ma di grande scandalo.
Comprendo ma non giustifico.
non mi risulta che vengano chieste le autorizzazioni (che i politici possono negare) per l'utilizzo di intercettazioni di fatti non perseguibili ma di grande scandalo.
Vedi secondo me lo sbaglio sta qua, "tendenzialmente favorevole"
quando la macchina sta uscendo di strada e' con una controsterzata secca che la riporti in carreggiata e non con piccole correzioni
Fiaccola probabilmente intendeva che impedendo l'utilizzo di intercettazioni di fatti criminosi un giorno si possa essere parati dagli stessi. Sono dell'idea che le fughe di notizie vadano punite e basta.
Dico tendenzialmente perché non conosco i criteri normativi per le autorizzazioni. Tu dici benissimo che si dovrebbe escludere la persecuzione politica, ma valla a normatizzare e regolamentere una frase del genere in modo non opinabile.
Anche Berlusconi e Mastella continuano a dire di essere perseguitati politicamente e le sentenze (anche se noi ci ridiamo sopra per quanto assurde) gli danno ufficialmente ragione.
Ma per me è chiaro che quando necessarie le intercettazioni si devono fare su chiunque. Su questo ne sono certo, non tendo...
Sul fatto che un politico possa essere contrario è comprensibile per entrambe le cose: c'è chi non vorrebbe trovarsi un giorno sgamato dei suoi intrallazzi e c'è anche chi ne teme un uso spropositato che metta troppo a nudo il re, anche per atti che alla fine non risultano perseguibili.
E poi, ti voglio ricordare che Mastella è stato intercettato per l'inchiesta Why Not e l'ha fatta franca lo stesso, quindi non è che l'intercettazione è la soluzione ai nostri mali.. per adesso sarebbe una sterzata secca sul manto ghiacciato che non risolve granchè..
"Tu dici benissimo che si dovrebbe escludere la persecuzione politica"
non lo dico io ma lo dice la legge.
il punto e' che non sono la soluzione assoluta ma impedirle e' un passo indietro
infatti io dico che l'intercettazione va utilizzata come per i privati cittadini. La persecuzione poco ha a che fare con questo, un reato o lo commetti o non lo commetti, e se lo commetti devi essere punito.
In questo momento abbiamo un disperato bisogno di trasparenza. E' questa la sterzata che intendo, e fidati che si metterebbero non poco i bastoni fra le ruote.
Fiaccola domani si trovera' un romanzo fra i commenti :D
Ahahahahah!
Miche..ehm..anonimo, ne parliamo di persona così ci capiamo. Tanto con quello che hai detto sono d'accordo, quindi magari mi sono spiegato male.
Per intenderci, io sono "tendenzialmente favorevole" anche all'eutanasia perché ad esempio non sono d'accordo con quello che è successo a Terry Schiavo e ad Eluana Englaro: due ragazze a cui è stato sospeso l'accanimento terapeutico senza la loro inequivocabile e insindacabile volontà. Con tutto il rispetto per il sig. Englaro, una legge sull'eutanasia non può permettere una cosa del genere, altrimenti che cazzo di diritto è, il diritto degli altri??
Cmq, ne parliamo di persona che qui stiamo divagando (anche se so che Fiaccola apprezza ogni genere di commento).
adesso che hai rivelato la mia super identita' segreta dovro' ucciderti... pensavo bastasse togliermi gli occhiali e farmi il ricciolino in fronte. Merda lo sapevo che dovevo mettermi le mutande sopra i pantaloni
molto intiresno, grazie
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