Partiamo da un dato certo: la distanza tra PDL-Lega e PD-IDV in base agli ultimi sondaggi rilevati il 27 marzo per la camera:
Demopolis 6,5
Gipieffe 8,4
Digis 6,3
SWG 5
Crespi 6,5
Ispo 5
È innegabile il calo netto del divario, chi dava appena 15 giorni fa 10 punti di vantaggio (es: Crespi) al PDl dovrà ammettere di essersi sbagliato prima o dovrà confermare una netta rimonta del PD nell'ultima settimana.
Io non volendo contestare la bontà dei sondaggi propendo per la seconda opzione.
Il divario medio dunque si attesta attorno ai 6 punti.
Inoltre siamo in presenza ancora oggi di una quota di indecisi attorno al 25-30%, molti dei quali nel 2006 hanno votato per l'Unione.
Conclusione: il divario ancora c'è, è abbastanza alto, ma non è insormontabile!
Questi ultimi 15 giorni di campagna elettorale potranno colmare la differenza, il fattore umano (e non solo l'eventuale scontro in TV) potrà essere determinante per capovolgere il risultato.
Il Popolo delle primarie DEVE farsi carico di questa missione, deve muoversi e impegnarsi in tutti i modi per convincere i molti indecisi a ridare fiducia a chi è portatore di proposte capaci davvero di cambiare in meglio le sorti del nostro Paese.
Staniamoli, tiriamoli fuori dall'apatia e facciamogli capire che la partecipazione di tutti potrà fare uscire l'Italia da questo brutto quindicennio caratterizzato da uno scontro che nulla ha avuto di politico.
Un 'ultima notazione: al Senato il pareggio al minimo è assicurato con la vittoria quasi certa nel Lazio dove siamo in vantaggio, l'ultimo sondaggio regionale in Liguria ha dato un leggero vantaggio al PD_IDV, le altre regioni in bilico tra cui Basilicata, Abruzzo, Calabria e Sardegna sono tutte recuperabili con una campagna a tappeto.
Forza e coraggio!
Con l'aiuto di tutti "SI PUO' FARE".
Nessun commento:
Posta un commento