Con le varie riforme sulle pensioni, dopo il nefasto passaggio dal sistema retributivo al sistema contributivo, si sta perpetrando una macroscopica presa per i fondelli a danno chi chi lavora, soprattutto per i lavoratori a basso reddito.
I salari italiani, rapportati a quelli dei paesi industrializzati come il nostro, sono bassissimi.
I contributi benché relativamente alti rispetto al salario, non possono in realtà far fruttare un "monte pensione" alto.
Le pensioni calcolate esclusivamente sui contributi versati saranno ovviamente da fame.
Fra una ventina d'anni i mitici 40 anni di contributi saranno appannaggio di pochi fortunati, inoltre da stime fatte l'assegno mensile di un lavoratore con un salario di 1100-1200 euro, sarà uguale o pochissimo superiore alla pensione sociale.
Che felicità per chi si fa il mazzo per 35-40 anni sapere che lo aspetta una misera pensione e per giunta uguale a chi non ha mai lavorato!
Il signor Dini (artefice primo di questo tipo di riforme) e le successive combriccole del 2+2 hanno mai pensato a questo aspetto della faccenda?
Io non credo proprio, questa gente è lontana anni luce da certe problematiche, l'importante per loro è risparmiare qualche miliardo di euro per sperperarlo in altri campi come ad esempio i finanziamenti a una marea di giornali, la maggior parte dei quali praticamente sconosciuti o non letti.
Lottando con più efficacia l'evasione fiscale (solo col governo Prodi appena caduto si è visto qualche risultato apprezzabile) si potrebbero pagare le pensioni col vecchio sistema per ancora mille anni.
Prevedo un impoverimento generale di larghe fasce della popolazione, che oggi come oggi forse non si rendono neanche conto di cosa li aspetta.
1 commento:
Ma in che Paese viviamo? Valentino Rossi, in arte VALE, si accorda col fisco italiano per versare 20 milioni di euro a sanare un debito di 112 milioni di euro.
MENO DI UN QUINTO DEL DOVUTO.
Qualcuno dirà: ma ti sembran pochi venti milioni di euro ? E' un bel colpo per le finanze italiane....
A me invece sembra l'ennesimo bel colpo sulla faccia di milioni di italiani che sarebbero entusiasti di poter non pagare le tasse, e solo se beccati, pagarne meno di un quinto dieci anni dopo, e per giunta a rate.
E la famosa severità del fisco? E il famoso "ravvedimento operoso", che ben conosce chi deve fare il 740? E il famoso arresto per chi evade oltre 80.000 miserabili euro?
Il dottor Rossi, laureato ad honorem, è quel che tutti vorremmo essere: un italiano vero, furbo e contento nel proprio fantastico Paese, dove chi va a lavorare tutte le mattine paga le tasse anche per chi va a spasso in moto.
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