sabato 22 dicembre 2007

Lavoro dipendente: aumenti necessari e urgenti

Nonostante mi sforzi, non riesco a trovare valide motivazioni per cui il governo di centrosinistra anche nella seconda finanziaria non abbia preso in seria considerazione il problema dei salari, rimandando ancora la sua soluzione.
La prima finanziaria è servita a mettere a posto i conti adottando, fra le altre, alcune misure fortemente impopolari viste dalla gente come accanimento sui più deboli (aumento dei bolli per le vetture più vecchie i cui proprietari non navigano certo nell'oro, aumento del canone televisivo). Molti comuni hanno aumentato le addizionali irpef e così pure le regioni, annullando i pochi benefici, seppur tanto sbandierati, del cuneo fiscale. In questi anni gli aumenti generalizzati dei prezzi contro i quali nessuno ha fatto niente hanno aumentato il disagio a tutti i livelli.
Tutto ciò (aggiungo la litigiosità e la parziale incapacità di affrontare certi argomenti dei quali parlerò nei miei prossimi post) ha fatto perdere molti consensi al centrosinistra.
Questa seconda finanziaria appena approvata definitivamente, non servirà a recuperare il terreno perduto finché larghi strati della popolazione (buona parte dei quali alle ultime politiche ha votato a sinistra) si sentiranno poveri e soli.
Il contratto dei metalmeccanici è scaduto, non so bene cosa aspetti Confindustria ad accettare la richiesta di 110 euro avanzata dai sindacati (forse qualche altra elargizione da parte del governo? non gli basta quello che ha già ricevuto e che sta ricevendo?).
Per metterci una pezza, il governo dovrebbe forzare l'accordo fra le parti e nel contempo aggiungere almeno 100 euro di detassazione sul salario, in modo tale da far respirare una categoria ormai ridotta alla fame.
Se qualcuno leggendomi è in grado di far arrivare questo messaggio alle alte sfere della politica, lo faccia, perché io (sono un metalmeccanico, parlo per interesse mio e di tanti altri che non sanno più dove sbattere la testa) sono stufo di vedere tentennamenti, indecisioni e perdite di tempo.
Chiudo con una riflessione per il ministro dell'economia un po' troppo ragioniere, troppo poco politico.
Se le cose andranno avanti così, molti genitori saranno costretti a mandare i loro "bamboccioni" a chiedere l'elemosina!

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