lunedì 22 dicembre 2008

PD, sei sul Titanic e l'iceberg è vicino!!

Ci mancava solo la questione morale nel PD!
Un partito nato troppo presto e con troppe situazioni ancora aperte per potersi definire tale.
Se non fosse chiaro, vorrei far notare che un partito su alcune importanti questioni "deve" avere una linea, non può rimandare ad eternum certi argomenti pur di tenere insieme "il diavolo e l'acqua santa".
Questioni etiche, collocazione europea, alleanze, sono alcuni dei nodi irrisolti dentro il PD e tali rimarranno finché qualcuno non avrà il coraggio di dire: "Signori, la linea è questa, chi non è d'accordo si cerchi un altro partito".
Ex DS ed ex Margherita su questi 3 argomenti ancora adesso sono su piani completamente diversi ed è inutile arrampicarsi sugli specchi cercando strane formule che possano sulla carta (ma solo sulla carta!) mettere d'accordo tutti.
Una "arlecchinata" o un "calderone politico" senza basi solide e chiare, produce in breve tempo un effetto devastante: i militanti che vogliono far politica e che hanno una loro linea volgono lo sguardo altrove e al posto di questi possono rimanere o subentrare quelli che della politica ne hanno fatto o vogliono farne un uso improprio.
Sempre per lo stesso motivo a poco a poco si perdono gli elettori che vogliono un partito "vero" e non un'accozzaglia di politici multiformi.
È stato politicamente opportuno abbandonare le posizioni dei DS su questioni etiche e collocazione europea pur di fare "il grande partito" perdendo così un bel po' di gente già alla nascita del PD?
Non sarebbe stato meglio avere al fianco una Margherita magari con qualche petalo in meno, ma politicamente più vicina?
Detto questo e tornando al presente, come si risolve la questione?

Questione morale: Veltroni ha detto "Via cattivi amministratori e portatori di voti ".
LO FACCIA E SUBITO!
Ex DC o ex socialisti imbarcati nel PD, volendo usare un eufemismo, non si sono dimostrati proprio "un valore aggiunto".

Questioni etiche: dare immediatamente una linea in sintonia con la storia di un grande partito di sinistra e se la Binetti non ci sta, pace all'anima sua!

Collocazione europea: Il PD deve stare col PSE, altre soluzioni del tipo "nè carne né pesce" fanno solo il gioco di chi accusa il PD di non essere in grado di prendere delle decisioni a causa delle divisioni interne.

Alleanze: sganciarsi da Di Pietro è una sciocchezza che fa il gioco di Berlusconi, che vorrebbe una grande maggioranza e 3 o 4 opposizioni in lotta fra di loro. Ovviamente non bisogna lasciare a "Tonino" il monopolio dell'opposizione, anche intransigente, altrimenti si frega tutti i voti di chi, come ho già detto, vuole votare per un partito vero, forte e deciso a difendere con le unghie e con i denti ciò in cui crede.
UDC: no grazie! Sarebbe più o meno come accettare sulle questioni etiche la linea dei teodem.
SINISTRA: attualmente spalmata su 4 o 5 partitini oscillanti attorno all'1% (ciascuno), fuori dal Parlamento (il Titanic della sinistra è già affondato) e con Rifondazione Comunista spaccata, non conta nulla! Ad ogni rullata di tamburo ne nasce uno nuovo, ma diminuisce la percentuale di tutti gli altri partiti di sinistra. Significa, se non si è ancora capito, che in Italia, ripeto, in Italia, la favola del comunismo interessa si e no al 5% degli elettori.
Serve allora una sinistra più tollerante e malleabile, soprattutto su tematiche come ambiente o infrastrutture, ma assolutamente intransigente (cosa che non ha fatto durante il governo Prodi e ne ha pagato le conseguenze) sulla difesa dei diritti dei più deboli!
Con una sinistra così sicuramente si potrebbe dialogare, soprattutto se unita e non divisa in mille fazioncine insignificanti che litigano su questioni insignificanti se paragonate ai grandissimi problemi sociali attualmente sul piatto.

Tornando al titolo:

La collisione si può ancora evitare, ma bisogna fare in fretta!
I sondaggi non sono oro colato ma indicano una tendenza al ribasso assolutamente da invertire!

Prima delle europee il PD deve essere un partito pulito, senza condannati, senza indagati, senza "poltronisti" a tutti i costi, con una linea politica chiara e comprensibile dagli elettori (quelli che contano davvero), non ondivaga o inesistente solo per far contento (o non scontentare) qualche gruppetto di potere.

Se questa operazione non riuscirà, allora
ADDIO SOGNI DI GLORIA