domenica 28 settembre 2008

Messaggio per qualche elettore sbadato

Analizziamo i provvedimenti già adottati o annunciati dal governo Berlusconi.

Sicurezza: tolti 1,5 miliardi di euro e licenziati 7.000 poliziotti, chiusi 1000 commissariati; nell’arco della legislatura un taglio di 30.000 uomini e donne;

Lavoro Precario: alcuni datori di lavoro disonesti costringono i nuovi assunti a firmare delle “dimissioni in bianco”, per poterli licenziare in qualsiasi momento, anche senza giusta causa. Contro questa prassi illegale il precedente governo aveva previsto delle misure che il governo Berlusconi ha subito eliminato;

Tasse: aumento di 7 miliardi di euro l’anno, ovvero circa 350 euro l’anno in più a famiglia; “le tasse non caleranno fino al 2013”;

Infrastrutture: tagli per decine di miliardi di euro;

Enti Locali: tagli ai trasferimenti con pesanti conseguenze per i diritti dei cittadini (dalle mense scolastiche al trasporto pubblico locale, dai servizi per gli anziani agli asili nido);

Lotta all’Evasione: eliminate le misure contro evasione, lavoro nero, riciclaggio di denaro sporco e finanziamento di attività terroristiche;

Scuola Pubblica: tagli per 8 miliardi di euro alle risorse e al personale, docente e non, senza nessuna garanzia di maggiore efficienza;

Sanità: tagli per 8 miliardi alle Regioni, che saranno costrette a rimettere il ticket;

Robin Hood Tax: operazione demagogica su banche ed imprese del settore energetico, sbandierata come la “tassa sui ricchi”, ora comincia a ricadere sui cittadini (ad esempio con l’aumento del 23% del prezzo dell’elettricità);

Potere D’Acquisto: nessun sostegno alle famiglie di lavoratori e pensionati, mentre i prezzi di pane, pasta, latte, frutta e verdura, benzina ed elettricità aumentano in media del 10% l’anno;

Affitti: bloccati gli interventi a sostegno delle famiglie;

Pensionati: l’unica misura introdotta è la “carta per la spesa”, finanziata con soli 200 milioni di euro, e soltanto per il 2008, che “sosterrà” con 2 euro al mese gli anziani con una pensione inferiore ai 1000 euro;

Mutui: ogni euro di riduzione della rata sarà restituito con un allungamento del mutuo, che costerà 13.000 euro in più alla fine;

Class Action: rinviata la proposta di legge sull’azione collettiva, indebolito il potere dei consumatori;

Giustizia: per bloccare il processo al premier, la destra è disposta a fermare i processi per: stupro, scippo, sequestro di persona, estorsione e altri gravi reati. Vogliono inoltre abolire le intercettazioni telefoniche (senza cui non si sarebbero mai scoperti casi come Calciopoli, Vallettopoli, la clinica degli orrori, le scalate dei furbetti del quartierino ecc…);

Legge elettorale: hanno in mente di cambiarla per le prossime europee. Vogliono abolire le preferenze per non permettere ai cittadini di scegliere i propri candidati e per portare personaggi impresentabili anche in Europa.

…tutto questo fa davvero i tuoi interessi?

Pensaci!

lunedì 8 settembre 2008

Riforma della scuola: un pessimo ritorno al passato!

A parte il grembiulino e la bocciatura col 5 in condotta, discutibili ma di scarso impatto, nella nuova riforma della scuola voluta dalla Gelmini sono ben altre le cose veramente obbrobriose, alcune già annunciate, altre assolutamente taciute.
Mediante decreto e senza il minimo confronto, ecco le novità della riforma che avranno invece un grosso impatto sia per l'insegnamento sia per le sorti di molti insegnanti.
1) Insegnante unico alle elementari.
Questa misura spacciata come un miglioramento per i bambini che avrebbero nell'insegnante unico un forte punto di riferimento, nasconde l'intento di risparmiare sulla spesa mandando a casa un bel po' di insegnanti e di personale (circa 130000 persone), alla faccia di chi fra costoro ha votato per questa maggioranza non immaginando quanto poco gli importa di loro. Che sia un miglioramento per i bambini è peraltro tutto da dimostrare perché nessuno può garantire che qualche classe non venga affidata a un perfetto imbecille (esistono in tutte le categorie sociali) con effetti deleteri per la formazione dei bambini. Addirittura anche Bossi si è accorto di questo pericolo e ha criticato senza mezzi termini la scelta della Gelmini.
2) Non più giudizi, ma voti espressi in decimi.
Questo è un vero ritorno all'oscurantismo. Vengono buttate alle ortiche le valutazioni basate sulle capacità effettive dello studente, magari dimostrate in modo discontinuo.
Niente di tutto questo, contano i voti!
Per essere promossi bisogna raggiungere il mitico 6. Se un alunno durante l'anno mette assieme un 5 e mezzo, un 4 e un 7 sarà bocciato perché la media non fa 6. Sarà la discrezionalità di un unico insegnante a decidere le sorti degli alunni in bilico tra promozione e bocciatura. Ciò non è affatto positivo perché possono entrare in campo altri fattori o condizionamenti a far decidere di arrotondare i voti ad un alunno piuttosto che ad un altro.
Provate a chiedervi chi potrebbe essere favorito in casi del genere e la risposta verrà da sola, la classe sociale di appartenenza conta ancora molto nel nostro paese.
3) Sempre a causa del risparmio sulla spesa scolastica (il governo prevede di risparmiare circa 7 miliardi di euro in 4 anni) si vogliono accorpare le scuole con pochi alunni.
Questo è l'aspetto più grave della riforma e riguarda solo in Lombardia più di 200 scuole.
I piccoli comuni dovranno rinunciare alle loro scuole e, per garantire il diritto allo studio, sarà necessario sostenere ulteriori costi (non si capisce bene a carico di chi) per il trasporto degli alunni nelle sedi più vicine, per non parlare dei disagi che questi ultimi dovranno affrontare solo per andare a scuola.

Io penso che un governo serio cercherebbe di risparmiare su tante cose (e spese folli ce n'è davvero tante!) ma non sulla scuola rendendo tutto più difficile sia ai docenti (quelli che rimarranno) sia agli alunni.

Io avevo la convinzione che questo governo avrebbe fatto questo genere di stronzate spacciandole come riforme.

Peccato, eravamo in pochi a pensarla così e loro hanno vinto anche con l'appoggio
di tanti che adesso pagheranno le conseguenze della loro scelta sbagliata.

Dopo aver creduto alla propaganda elettorale di Berlusconi sui "disastri del governo Prodi", beccatevi i veri disastri di questo governo stolto e presuntuoso.